Sono ormai alcuni anni che la Provincia autonoma di Trento sta valorizzando, attraverso anche collaborazioni transfrontaliere ed extraregionali, il patrimonio della Grande Guerra: nel 2003 era stato affrontato il tema del recupero e della valorizzazione dei siti attraverso l'art. 8 della legge provinciale 1/2003; successivamente, con l'art. 54 della legge 27/2010, si è previsto un programma pluriennale di progetti culturali, di studi, di ricerche, di interventi nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico relativo al primo conflitto. Due gli organi del Centenario: il "Comitato trentino per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra", che raccoglie i principali enti e istituzioni che operano sul tema della prima guerra mondiale ed è il punto di riferimento per i soggetti proponenti le diverse iniziative, e il "Comitato Operativo di coordinamento", che ha il compito di sovrintendere al coordinamento operativo di tutte le iniziative che verranno proposte.
In base alla deliberazione approvata oggi dalla Giunta provinciale, la programmazione delle attività e degli studi in vista del Centenario saranno articolate in specifiche aree progettuali, per ciascuna di esse è stato individuato un soggetto responsabile sotto il profilo operativo che fa parte del Comitato operativo di coordinamento, e una rete di altri soggetti e strutture coinvolte.
Queste le aree progettuali:
Piano interventi territoriali, referente la Soprintendenza per i Beni architettonici della Provincia autonoma di Trento. Il Progetto Grande Guerra, che la struttura sta portando avanti da alcuni anni, ha riguardato diversi interventi e coinvolto numerosi soggetti del territorio, pubblici e privati. Fra questi si ricordano gli interventi di recupero dei beni mobili del Primo conflitto mondiale presenti in alta quota promossi dalla Sopritendenza per i Beni storico artistici e gli studi condotti dalla Sopritendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici. Il progetto proseguirà con: interventi di recupero di sistemi difensivi e fortificati, la cui progettazione ha assunto valore metodologico come il restauro del Forte di San Biagio, sul territorio del Comune di Levico, nel quale verrà allestito un percorso museale dedicato alla vita nel forte e alle tecniche di difesa, il ripristino del forte Pozzacchio a Trambileno, destinato a diventare un parco storico della memoria, la sistemazione di forte Dossaccio, dove si punta a un recupero scenico dell'architettura fortificata, il forte di Tenna che racconterà la storia dei recuperanti; la realizzazione del quinto lotto dei lavori di restauro del Castello di Rovereto; la concessione di contributi per interventi diretti ad assicurare il recupero e la conservazione dei beni immobili della Prima guerra mondiale; il censimento delle opere campali; i lavori per il recupero del "sentiero della pace" a cura del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale; la stipulazione di un accordo con la Sat per gli interventi di recupero dei cimeli di guerra nelle zone d'alta quota soprattutto nelle aree di ghiacciaio.
Rete Trentino Grande Guerra, coordinatore il provveditore del Museo storico italiano della guerra di Rovereto. La Rete è un soggetto promosso nel 2009 dal Museo di Rovereto e rivolto alla costruzione di un sistema territoriale capace di unire le varie realtà associative, museali e istituzionali che in Trentino si occupano dello studio, della tutela e della valorizzazione del complesso patrimonio di beni, vicende e memoria della prima guerra mondiale. Per il Centenario i soggetti della Rete provvederanno a predisporre e condividere progetti e iniziative legati agli aspetti di tutela di questo patrimonio, a curare iniziative di qualificazione dell'offerta culturale, di formazione e di promozione.
Progetti di valenza interregionale e internazionale, coordinatore il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Negli ultimi anni sono nate in provincia alcune iniziative di recupero e valorizzazione dei beni legati alla prima guerra mondiale di particolare significato, sia per il messaggio promosso, sia per le sinergie create con le altre realtà territoriali. Vanno in questa direzione l'intervento previsto dall'accordo di programma sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento con la Provincia di Vicenza, le Comunità Montane e i comuni veneti e trentini di riferimento, per la tutela e la valorizzazione dell'area sacra del monte Pasubio. Ma anche lo studio relativo al ruolo del sistema fortificato trentino nell'ambito dell'Impero austro-ungarico, che ha delineato la consistenza e la vastità di questo patrimonio realizzato in Europa, schedando un totale di 516, per il quale si è avviato il procedimento per richiedere l'inserimento di forti realizzati dagli Asburgo fra i beni Unesco.
Progetto comunicazione, affidato all'Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento che si occuperà del progetto comunicativo, nonché di selezionare le notizie, di veicolare il flusso delle informazioni e di implementare, assieme al Museo della Guerra di Rovereto, il sito: www.trentinograndeguerra.it.
Progetto formazione, coordinato dal Museo storico italiano della Guerra di Rovereto. L'occasione del Centenario suggerisce di evidenziare come in quella tragica vicenda il Trentino abbia conosciuto precocemente le condizioni che tante altre società avrebbero poi conosciuto nel corso del Novecento: l'esperienza dei soldati inviati a morire su fronti lontani, l'esodo dei civili internati o evacuati, la distruzione del territorio. La formazione diventa un fattore fondamentale, per far vivere il Trentino come uno dei luoghi della memoria del Novecento. Quattro gli ambiti di lavoro e di programmazione per favorire: il radicamento della consapevolezza storica nella comunità; la corretta interpretazione degli elementi storici del paesaggio; la valorizzazione delle risorse culturali della società trentina dalle scuole ai musei, dall'associazionismo alla coralità; la diffusione di competenze in ambiti professionali specifici quali l'informazione turistica, gli accompagnatori e le guide alpine, il personale impiegato nelle strutture dell'accoglienza e dell'ospitalità.
Piano eventi culturali, referente il Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento. In questi ultimi anni si è investito molto sul concetto di "memoria" e in Trentino si è assistito a un fiorire di eventi culturali diversi. In questo terreno fertile, prendendo spunto da rassegna già proposte con esiti felici come "Storie a Memoria" e "Dolomiti di Pace", c'è lo spazio per riproporre la lettura della nostra storia stimolando un percorso di pace. In questo senso si provvederà ad organizzare una serie di eventi: concerti e spettacoli teatrali, incontri con scrittori, giornalisti, studiosi, autori, ecc. (at) -
Oggi la Giunta provinciale ha approvato i criteri per definire i singoli interventi, su indicazione dell'assessore Franco Panizza
LE INIZIATIVE PER IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA
Approvati oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, i criteri per definire interventi e iniziative per il Centenario della Grande Guerra. La concessione dei contributi è di competenza della Soprintendenza per i Beni architettonici. "In vista della ricorrenza dei cento anni dallo scoppio del conflitto stiamo mettendo in campo una serie di iniziative, come i due giorni di Forum che si sono tenuti alla Campana dei Caduti di Rovereto e che hanno coinvolto un pubblico davvero numeroso, per stabilire reti e relazioni internazionali e per promuovere e rendere fruibile dal punto di vista storico e turistico la miriade di tracce della prima guerra mondiale presenti sul nostro territorio - ha commentato l'assessore Panizza -. Vanno in questa linea la adesione al progetto del Nord Est Capitale europea della cultura, il progetto dell'Euregio, la decisione di avanzare la candidatura a bene Unesco delle fortezze austro-ungariche, e da qui partono anche le relazioni instaurate con i territori che hanno ospitato durante la Grande Guerra i nostri profughi, i rapporti con la Croce nera austriaca e, più in generale, con tutti gli altri soggetti che lavorano in quest'ambito".-