Nell'accordo sono state inserite azioni, in parte già attuate nel primo semestre dell'anno in corso, che hanno portato, ad esempio, alla sostituzione del Chlorpirifos ethil con un altro principio attivo nei fondi prospicienti il Rio Ribosc.
APOT dal canto suo sarà impegnata in azioni incisive nei confronti dei propri aderenti, soprattutto per quanto riguarda la formazione e la conversione delle attrezzature per la distribuzione dei fitofarmaci con modelli tecnologici più avanzati.
L'attività di ricerca e sperimentazione verrà promossa attivamente dalla Fondazione Mach nella direzione di sostituire le molecole più nocive con altre meno dannose.
Anche i controlli verranno incentivati da parte di APOT e sono già stati effettuati prelievi in campo di foglie e frutticini per la ricerca di molecole non autorizzate e lo stesso si farà sui campioni di mele.
Spetterà alla Provincia, attraverso i Servizi competenti e l'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, promuovere la collaborazione tra le parti e svolgere i monitoraggi dello stato di qualità delle acque per verificare il raggiungimento degli obiettivi auspicati ossia, tra gli altri: la scomparsa dei principi attivi non ammessi dai disciplinari di produzione integrata dai corpi idrici attualmente compromessi dalla presenza di fitofarmaci; il raggiungimento dello stato di qualità buono per alcuni corpi idrici; il contenimento della concentrazione di Clorpirifos.
Anche i termini dell'accordo sono molto stringenti e sono testimonianza della responsabilità e dell'impegno che tutte le parti vogliono destinare al raggiungimento dell'obiettivo finale di miglioramento della qualità dei nostri corsi d'acqua. -
Ulteriori margini di miglioramento sui fitofarmaci grazie a un accordo con Apot e FEM
LE ACQUE TRENTINE SONO IN BUONO STATO
In relazione all'articolo odierno apparso su Il Trentino sulla presenza di pesticidi in venti "corsi d'acqua", l'assessorato all'Ambiente precisa che non sono "a rischio" interi fiumi o torrenti, ma solo alcuni tratti di essi, definiti "corpi idrici". Ed il "rischio" riguarda il mancato raggiungimento dello stato ecologico/chimico buono che viene definito utilizzando i severi criteri di valutazione discendenti dalla direttiva quadro acque.
In realtà, su 412 corpi idrici classificati, il 18% presenta uno stato ecologico elevato, il 70% buono, l'8% sufficiente e il 4% scarso. Rispetto al 2009, si è registrato il miglioramento di 18 corpi idrici fluviali , 16 dei quali sono passati dallo stato sufficiente allo stato buono e 2 dal buono all'elevato. La presenza di fitofarmaci si ritiene possa influire negativamente sullo stato di qualità biologica di 20 corpi idrici. Questi sono i dati aggiornati desunti dal Piano di Tutela delle acque approvato nel febbraio di quest'anno.
Lo stesso piano prevede comunque interventi per proteggere le acque dall'inquinamento dei fitosanitari. Si tratta di misure concordate con il Servizio Agricoltura della Provincia, l'Apot e la Fondazione Mach che sono state sancite in un accordo approvato dalla Giunta provinciale nella seduta del 31 agosto e che sarà sottoscritto nei prossimi giorni.-
In realtà, su 412 corpi idrici classificati, il 18% presenta uno stato ecologico elevato, il 70% buono, l'8% sufficiente e il 4% scarso. Rispetto al 2009, si è registrato il miglioramento di 18 corpi idrici fluviali , 16 dei quali sono passati dallo stato sufficiente allo stato buono e 2 dal buono all'elevato. La presenza di fitofarmaci si ritiene possa influire negativamente sullo stato di qualità biologica di 20 corpi idrici. Questi sono i dati aggiornati desunti dal Piano di Tutela delle acque approvato nel febbraio di quest'anno.
Lo stesso piano prevede comunque interventi per proteggere le acque dall'inquinamento dei fitosanitari. Si tratta di misure concordate con il Servizio Agricoltura della Provincia, l'Apot e la Fondazione Mach che sono state sancite in un accordo approvato dalla Giunta provinciale nella seduta del 31 agosto e che sarà sottoscritto nei prossimi giorni.-