La decisione rientra nell'ambito delle previsioni del Piano degli interventi di politica del lavoro e riguarda progetti di accompagnamento alla occupabilità tramite lavori socialmente utili di soggetti "deboli" nel mercato del lavoro messi a disposizione da enti pubblici, come Comuni, Comunità di valle e Rsa. I progetti vengono portati avanti da cooperative sociali o di produzione e lavoro.
Di norma i progetti per lavori socialmente utili vengono attivati a valle degli stanziamenti del Fondo sociale europeo, con i quali essi vengono finanziati. Nel 2014, non essendosi ancora concluso l'iter della programmazione europea, il Trentino è comunque in grado di mettere a disposizione questi posti di lavoro, per i quali la richiesta è molto elevata, utilizzando finanziamenti provinciali. "La scelta di anticipare come Provincia autonoma le risorse atte a garantire la copertura finanziaria degli oneri conseguenti al provvedimento - sottolinea Olivi - è motivata dal fatto che per noi è imprenscindibile offrire alle fasce più deboli del mercato del lavoro delle opportunità di impiego, che vanno nella direzione di consolidare l'equità e la coesione sociale del Trentino".
Nel 2013 erano stati coinvolti complessivamente più di 1700 lavoratori (comprendendo i soggetti impiegati a tempo parziale). I rapporti di lavoro in questione hanno una durata massima di 8 mesi.
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Decisione della Giunta su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi
LAVORI SOCIALMENTE UTILI: APPROVATO IL NUMERO MASSIMO DI POSTI PER IL 2014
E' stato fissato oggi dalla Giunta provinciale - su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, che recepisce a sua volta la proposta avanzata dalla Commissione provinciale per l'impiego - il numero massimo di posti per lavori socialmente utili da mettere a disposizione nel 2014. Le opportunità occupazionali rimangono le stesse del 2013, ovvero 1225 unità, a cui si aggiungono 40 posti da riservare a lavoratori con disabilità pari o superiori all'80%.-