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Nel 2012 a Lincoln, in Nebraska, è stato costituito un network internazionale di ricercatori, il Global Lake Temperature Collaboration (GLTC) con il compito di condividere e analizzare le temperature rilevate nei grandi laghi. La Fondazione Mach è entrata a fare parte di questo gruppo di lavoro, che attualmente comprende 70 ricercatori da tutto il mondo, mettendo a disposizione gli studi svolti dagli anni '90 a oggi sul Lago di Garda dal Gruppo di ricerca Limnologia ed Ecologia fluviale coordinato da Nico Salmaso.
Il dataset globale che è andato formandosi comprende le temperature superficiali estive di 291 laghi di tutto il mondo, il doppio dei dati precedentemente disponibili. Esso costituisce un unicum per lo studio della dinamica evolutiva degli specchi lacustri. L'archivio, che comprende anche informazioni sulla temperatura dell'aria, la radiazione solare e la copertura nuvolosa, è stato inserito a marzo nella prestigiosa pubblicazione "Nature Scientific Data", costola della famosissima rivista "Nature". Ora è a disposizione del pubblico e della comunità scientifica.
Inoltre, la ricerca sugli effetti dei cambiamenti climatici sul Garda, condotta dal Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Mach, è stata recentemente ampliata, confrontando i risultati raccolti sul campo e attraverso satelliti con i dati ottenuti in altri grandi specchi lacustri dell'Italia settentrionale (Laghi d'Iseo, Como, Maggiore) e centrale (Lago Trasimeno). Il progetto, denominato FIRST-WarmLakes, a San Michele coinvolge anche uno studente di dottorato, Sajid Pareeth, oltre alla piattaforma GIS e Telerilevamento diretta da Markus Neteler. Il lavoro metterà in rilievo importanti indicazioni sulle tendenze evolutive nei grandi laghi della Penisola italiana. (lg)
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