Gli studenti del "Soraperra" ci hanno abituato da tempo a interpretazioni artistiche non convenzionali, ed anche "La Crípela", il presepe realizzato quest'anno per essere esposto in Provincia, com'è ormai tradizione da qualche anno, conferma quanto fecondo possa rivelarsi l'incontro tra sperimentazione artistica, didattica e legame al territorio. Non le "solite" figure scolpite dei personaggi del presepe compongono infatti l'opera, ma tre mani scolpite in legno, quelle della Madonna, San Giuseppe e Gesù bambino, posate sul Trentino, un pannello con la sagoma del territorio provinciale assemblato con varie essenze, cirmolo, abete, larice e ciliegio, sormontato da un arco in sottili fasce di faggio incurvato a vapore a simboleggiare la volta celeste.
"Mani - spiega l'insegnante Claus Soraperra - scolpite dagli studenti che frequentano il terzo anno, quando ci si avvicina all'anatomia artistica, e che vogliono evocare simbolicamente e con grande semplicità i gesti più nobili come la protezione, l'affetto, il dono della vita."
Mani che si posano su un Trentino percorso da linee tratteggiate con un mosaico di specchi a rappresentare i fiumi e torrenti che scendono dalle valli, e che si raccolgono in corrispondenza della Val d'Adige, il "baricentro" orografico dove convergono i corsi d'acqua. Un'opera che non lascia indifferenti, e questo è il maggior merito dei ragazzi del "Soraperra" che, assieme alla Sorastanta Mirella Florian ed agli insegnanti Claus Soraperra, Massimo Chiocchetti, Davide Deflorian, Gianantonio Bettega e Nicola Decrestina, hanno consegnato oggi l'opera alla Provincia come segno augurale per tutti i trentini.
Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio stampa -