In particolare la Giunta provinciale, facendo seguito alle precedenti impugnazioni delle analoghe norme statali varate con le manovre finanziarie del Governo Berlusconi, contesta allo Stato di riservare a sé stesso le maggiori entrate derivanti dall'applicazione delle norme di natura tributaria introdotte con il decreto Monti e di prevedere interventi al risanamento della finanza pubblica senza un preventivo accordo con la Provincia autonoma di Trento, in violazione delle specifiche regole definite nello Statuto Speciale, anche in seguito all'Accordo di Milano, e nelle relative norme di attuazione per la definizione dei rapporti finanziari con lo Stato.
Con la stessa delibera si contesta anche una disposizione specifica relativa al numero dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo degli enti provinciali, la cui definizione rientra nell'esercizio delle podestà provinciali.
Infine la delibera prevede l'impugnazione di una norma che attribuisce funzioni ad organismi statali in materia di grandi dighe.
In allegato il commento del presidente Dellai -