A pochi giorni dalla loro presentazione alla 28' Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia, da lunedì 30 settembre a martedì 8 ottobre, gli appassionati di cinema di Trento, potranno recarsi, nelle date programmate, al Multisala Astra e al Multisala Modena di Trento, sale cinematografiche trentine aderenti alla Federazione Italiana Cinema d'essai delle Tre Venezie, per godere di opere artisticamente qualificate di giovani autori esordienti.
Si rinnova anche quest'anno, infatti, la collaborazione che la Provincia autonoma di Trento ha avviato con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e la Federazione Italiana Cinema d'essai delle Tre Venezie, per il decentramento delle opere proposte nella sezione Settimana Internazionale della Critica della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nelle sale cinematografiche d'essai della provincia di Trento.
Spetta a "L'Armée du salut" ("L'esercito della salvezza", Francia, Marocco 2013, 81') inaugurare la Settimana della Critica a Trento lunedì 30 settembre, alle 20, al Multisala Modena in via San Francesco d'Assisi. Diretta da Abdellah Taïa, primo scrittore arabo ad aver pubblicamente dichiarato la propria omosessualità, la pellicola comincia a Casablanca, dove il protagonista Abdellah trascorre le giornate in casa, vivendo con il padre un rapporto conflittuale e di complicità, mentre in strada incontra uomini per occasionali rapporti sessuali. Dieci anni dopo Abdellah abita con l'amante svizzero Jean. Lascia il Marocco per Ginevra, ma decide di troncare la relazione e iniziare da solo una nuova vita, trovando riparo in una casa dell'Esercito della Salvezza.
Martedì 1 ottobre, sempre al Multisala Modena, doppia proiezione cinematografica con le pellicole della Settimana della Critica. Alle 19.30 è in programma l'opera prima del giovane regista cileno Moises Sepulveda: "Las analfabetas" ("Le analfabete", Cile 2013, 73'). Presentato come evento speciale fuori concorso alla Settimana Internazionale della Critica, il film racconta la storia della cinquantenne Ximena, che ha imparato a vivere sola per mantenere il segreto del proprio analfabetismo e Jackeline, giovane insegnante disoccupata, che vuole insegnarle a leggere. Convincerla sarà complicato, ma un giorno Jackeline trova qualcosa che Ximena ha conservato come unico tesoro fin dall'infanzia: una lettera ricevuta dal padre prima che l'abbandonasse. Le due donne inizieranno, quindi, un percorso di scoperta che le porterà a conoscere i molti modi di essere analfabete, dove il non saper leggere è solo uno di questi. Segue alle 21.15 "White Shadow" (Italia, Germania, Tanzania 2013, 115'), opera prima di Noaz Deshe, artista e filmmaker. In Tanzania dal 2008 gli albini sono dei perseguitati: medici-stregoni offrono ingenti somme per comprare parti del corpo degli albini per fare pozioni magiche e dal 2008 al 2010 si sono consumati oltre 200 omicidi causati da questo tipo di stregoneria. Questa è la storia di Alias, un ragazzino albino che ha assistito all'assassinio del padre.
La sesta edizione de "Le Giornate della Mostra" prosegue lunedì 7 ottobre al Multisala Astra di Corso Buonarroti 14 con un doppio appuntamento dedicato al cinema di qualità. Alle 19 è in programma "Las niñas Quispe" di Sebastián Sepúlveda ("Le ragazze Quispe", Cile, Francia, Argentina 2013, 83'). Basato su una vicenda realmente accaduta nel 1974, la pellicola racconta la vita di tre sorelle, Justa, Lucia e Luciana Quispe, che conducono una vita solitaria sull'altopiano cileno allevando capre. Un visitatore porta loro notizia di una nuova legge che potrebbe stravolgere il loro stile di vita: questo fatto le porterà a mettere in discussione la loro stessa esistenza e le trascinerà inesorabilmente verso una fine tragica. Il film si è aggiudicato il Premio per la migliore fotografia della 28' Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia, assegnato a Inti Briones. Alle 21 appuntamento speciale, con biglietto 5 euro, con l'opera vincitrice del Premio del Pubblico RaroVideo per il miglior film della 28' Settimana Internazionale della Critica: "Zoran, il mio nipote scemo" (Italia, Slovenia 2013, 106' ) del regista Matteo Oleotto. Paolo, quarant'anni, inaffidabile e dedito al piacere del buon vino, vive in un piccolo paesino vicino a Gorizia. Trascina le sue giornate nell'osteria del paese e si ostina in un infantile stalking ai danni dell'ex-moglie. Un giorno, inaspettatamente, si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette. Questa per Paolo è l'occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo.
L'ultimo appuntamento a Trento con i film della 28. Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, è fissato martedì 8 ottobre al Multisala Astra. Alle 19 è in programma il film vincitore del Premio FIPRESCI (Fédération Internationale de la Presse Cinématographique) come Miglior film Orizzonti e Settimana Internazionale della Critica: "Återträffen" ("La Riunione", Svezia 2013, 88') dell'artista svedese Anna Odell. La regista ci invita a una cupa riunione di classe con un colpo di scena. Cosa accade quando vecchie gerarchie e verità vengono messe in discussione da una voce inaspettata? Indagando quanto lontano ci si possa veramente spingere, l'opera si muove sul confine fra realtà e finzione con Odell, nel ruolo principale, che utilizza la sua identità e la sua storia personale per penetrare strutture gerarchiche sottaciute e invisibili.
Alle 21, infine, è il turno de "L'arte della felicità" (Italia 2013, 84') del regista e autore napoletano Alessandro Rak, presentato come evento speciale fuori concorso della 28' Settimana Internazionale della Critica, vincitore del Premio Arca CinemaGiovani come "Miglior film italiano a Venezia" e della menzione speciale del Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub). Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all'apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant'anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città. Mentre fuori imperversa la tempesta, il suo taxi comincia ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di presenze. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.
I film sono proiettati in lingua originale sottotitolati in Italiano.
Tutte le proiezioni, eccettuata la proiezione di "Zoran, il mio nipote scemo", sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti -