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L'esposizione aspira a delineare un quadro completo delle opere che furono realizzate dalle schiere di scalpellini che operavano sul territorio nel campo della scultura, del decoro ornamentale e dell'architettura, fornendo una considerevole messe di informazioni sulla storia dell'arte calabrese e sulla storia della locale economia: dall'estrazione della materia prima ai modelli figurativi e architettonici originatisi attorno ad essa.
Realtà extraterritoriale ospite della mostra, in continuità con le precedenti manifestazioni espositive connesse alle finalità istituzionali del MaM, è questa volta il Trentino Alto Adige, terra ricca di giacimenti pietriferi dalla forte identità, connotata da un concreto impegno di valorizzare la pietra locale con l'istituzione del Distretto del Porfido e delle Pietre trentine. Una realtà che alla mostra di Cosenza è rappresentata ed illustrata dall'Eco-Museo dell'Argentario, dal Comitato Simposio Internazionale di Scultura in Pietre Trentine e dalla Ditta Zanettin s.r.l sostenuti dal Comune di Albiano, dall'APT Pinè Cembra Eco-Museo dell'Argentario e dalla società Trentino Sviluppo Spa.
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