
Partecipare è un impegno? Certo, ma è "un'esperienza da affrontare con gioia, perché non esiste soddisfazione maggiore di quella che deriva dal bene comune" spiega Paride Gianmoena. Per il presidente del Consorzio dei Comuni Trentini "non è più il tempo del pessimismo", e allo stesso modo devono pensarla anche a Ricadi, piccolo comune calabrese recentemente sciolto per mafia e che ha adottato la piattaforma partecipativa ComunWeb messa a disposizione dal Consorzio dei Comuni Trentini.
Le amministrazioni - hanno spiegato i promotori del convegno, moderato da Alberto Zanutto, professore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Trento - stanno vivendo un periodo nuovo e difficile dove la complessità delle scelte pubbliche e l'incalzante scarsità delle risorse a disposizione della comunità rende quasi obbligatorio il coinvolgimento attivo dei cittadini. "Le amministrazioni sono chiamate a riscoprire ciò che i nostri padri e nonni hanno già fatto nel dopoguerra, quando era il tempo di ri-costruire il paese: stimolare a tutti i livelli il senso di appartenenza verso il territorio e la comunità".
Allo stesso modo la pensa l'assessore provinciale alla coesione territoriale ("La partecipazione è un'opportunità data dai tempi di cambiamento che stiamo vivendo") che ha ricordato la proposta innovativa contenuta nella legge di riforma istituzionale approvata lo scorso novembre. "Le norme relative alla partecipazione dei cittadini nelle proposte della Comunità - ha spiegato Daldoss - rispondono ad un doppio obiettivo: rendere formale la partecipazione dei cittadini, e renderla obbligatoria su alcuni aspetti rilevanti come piano della salute e piano delle opere pubbliche, obbligatoria perché in un momento di cambiamento anche processi virtuosi come questo vanno indirizzati e guidati per far sì che poi diventino patrimonio per tutti, cosa non sempre scontata, giacché è più facile per i cittadini lamentarsi a decisione presa anziché fare uno sforzo prima per dare il proprio contributo propositivo."
Al convegno sono state portate le esperienze di partecipazione di varie realtà, dall'Emilia all'Umbria, da Bologna a Roma, da Feltre a Pisa. Anche il Trentino, che sta riflettendo sui nuovi contenuti da dare alla propria Autonomia, sta dunque sperimentando forme di nuova democrazia (ne sono esempi i progetti "Fareassieme" del Comune di Trento, il Centro aiuto anziani a Rovereto, l'iniziativa Argentario Day a Trento, il Bilancio partecipato del Comune di Cles). La Provincia, da parte sua, ha già attivato alcune piattaforme partecipative online (sulla riforma della legge urbanistica e sul piano sanità). Prossimo passo, annunciato oggi dall'assessore Daldoss, la costituzione entro i prossimi mesi della prevista "Autorità per la partecipazione locale", organismo che sarà composto da tre membri in rappresentanza di Provincia, Consiglio provinciale e Consiglio delle autonomie locali. "Sarà un organo snello" - ha anticipato Daldoss - "un piccolo esperimento, che già funziona in altre realtà italiane, che riteniamo possa rappresentare un buon incentivo per una crescita complessiva della nostra comunità in un contesto oggi molto favorevole". (c.z.)
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
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