Nel ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per questo traguardo, l'assessore Marta Dalmaso ha ricordato come questa sia "una opportunità forse piú bella perché inaspettata, cui il Trentino ha dato la sua disponibilità a farsi carico in un momento di difficoltà, per la rinuncia di Maribor. C'è la nostra soddisfazione per essere stati ritenuti idonei ad ospitare, in tempi così ravvicinati, una competizione di questo livello. Daremo tutto e daremo il massimo perché il risultato sia all'altezza, sapendo che la ricaduta - sull'Università, sullo sport, sul turismo - sarà importante".
L'assessore Tiziano Mellarini ha parlato "di un ulteriore stimolo per una macchina organizzativa di assoluto livello. Il Trentino è conosciuto ovunque come la terra dello sport ed il binomio che si è creato con il turismo ci ha portato a livelli mondiali. In questa scelta quasi "last minute" avremo anche l'occasione di ribadire il valore del vivere in montagna e di mettere in vetrina scelte legislative importanti. L'Universiade sarà collocata in un periodo che saprà far emergere la forza del sistema turistico trentino. E sarà importante perché tanti giovani protagonisti sono altrettanti turisti del domani. Il Trentino dell'eccellenza darà la migliore risposta organizzativa possibile".
Per il responsabile dello sport per l'Università di Trento, Paolo Bouquet, c'è "entusiasmo per questa nuova opportunità che si presenta a condizioni irripetibili per il Trentino e per l'Università di Trento. Il Trentino ha questa opportunità perché ha saputo comunicare alla commissione FISU la qualità delle proprie strutture, la competenza dei propri comitati, la coesione delle diverse componenti del progetto, la vicinanza dell'Università all'evento. Questo ha convinto la FISU a co-finanziare un'avventura che per il Trentino sarà meno impegnativa dal punto di vista economico solo grazie agli investimenti in infrastrutture sportive di qualità degli anni passati e i cui effetti positivi si protrarranno per anni". E ha ricordato come nella storia delle Universiadi ci sia il 1979, quando uno studente italiano in Scienze Politiche stabilì un record sui 200 metri piani a Città del Messico che resistette per 17 anni: il suo nome era Pietro Mennea.
Artemio Carra ha parlato di "orgoglio del movimento sportivo universitario per questa nuova organizzazione e di orgoglio perché al posto di Maribor si è scelto il Trentino. La FISU ha imboccato questa strada perché conosce le potenzialità di questo territorio, che offre eccellente ospitalità, ottimo management ed impianti all'altezza. E' una giusta scelta e il CUSI mette a disposizione la sua competenza e la sua collaborazione. In palio c'è anche una visibilità mondiale".
Infine i "vertici" della FISU, che per la regione destinata ad ospitare le Universiadi 2013 - e dove il 16 aprile prossimo arriverà una delegazione tecnica per le prime verifiche - hanno avuto parole di elogio e ringraziamento.
"Maribor ha rinunciato - ha detto il presidente Claude-Louis Gallien - non solo per motivi economici, ma anche per mancanza di strutture. Ed invece il Trentino le strutture le ha già, sono pronte. Che Universiade sarà? Una grande Universiade. Voi siete pronti e noi anche perché per il Trentino questo sarà un grande evento sportivo, ancora più importante, in un momento di crisi, nei suoi risvolti turistici e commerciali. Lascerà una eredità di lungo termine, saprà far incontrare i giovani universitari "digitali", in una terra dove l'Università è eccellenza, ricerca, innovazione".
Infine il segretario generale Eric Saintrond: "Quando abbiamo saputo che Maribor non era pronta ci siamo messi in contatto con le altre realtà contattate in questi anni e la scelta è stata facile: sapevamo che il Trentino era il posto migliore. E collocare nel dicembre del 2013 lo svolgimento delle gare permette al Comitato organizzatore di avere qualche mese in più di tempo. Per la vostra terra è una opportunità di grande visibilità, basti pensare che tra poche settimane, in Quebec, ad una delle più importanti fiere sportive del mondo, la FISU porterà appunto l'Universiade 2013 del Trentino".
Per il Trentino tutto, per la sua Università attraverso il braccio operativo Unisport, per gli Assessorati allo sport e al turismo, per Trentino Marketing, la società di marketing territoriale, l'avventura Universiade 2013 è dunque aperta. Per vincere una sfida di immagine e di visibilità, per confermare una eccellenza organizzativa riconosciuta, sapendo che questa sarà anche una grande opportunità di ricerca e sviluppo, in settori che includono tutti i settori scientifici dell'Ateneo e dei centri di ricerca che lavorano sul territorio provinciale ed una ottima occasione di crescita professionale e personale per gli stessi studenti. (cm)
In allegato i file con le interviste audio all'assessore Marta Dalmaso e a Paolo Bouquet
L'Universiade invernale 2013 al Trentino - Video
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