Visita oggi del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all'economia Alessandro Olivi alla sede della Ducati Energia di Bologna, azienda leader del settore, con oltre 700 dipendenti e sedi anche all'estero, dalla Romania all'India, dall'Argentina alla Croazia, che nel 2006 ha aperto il Centro ricerche Ducati Trento a Rovereto, grazie ad una collaborazione tra le Università di Bologna e di Trento e la Provincia autonoma di Trento.
A fare gli onori di casa il presidente Guidalberto Guidi - già vicepresidente di Confindustria e padre dell'attuale ministro allo sviluppo economico Federica Guidi - assieme al direttore generale Marco Capassi. Attualmente la sede di Rovereto impiega una ventina di ricercatori, altamente specializzati nei diversi rami di attività della Ducati, dai condensatori ai sistemi di trasporto (fra cui le bici elettriche utilizzate in tutta l'Emilia e in diversi altri comuni italiani). "Il Trentino è piccolo ma siamo fra i territori che investono di più in ricerca in Italia – ha detto oggi Olivi – e la nostra intenzione è quella di potenziare le piattaforme industriali innovative, favorendo le opportune sinergie con fondazioni e centri di ricerca e università e utilizzando gli strumenti di incentivazione di cui già disponiamo e che abbiamo mantenuto nonostante la crisi".
Una prospettiva a cui Guidi, in Trentino anche lo scorso dicembre in occasione dell'inaugurazione del nuovo edificio della Meccatronica - quasi ventimila metri quadrati di superficie certificati Leed e Arca - guarda con interesse. "Noi a Rovereto ci troviamo bene", ha confermato il presidente della Ducati, che ha manifestato la disponibilità dell'azienda a potenziare le attività del polo roveretano.
La Ducati è nata nel 1926; storicamente il suo prodotto di punta è stato il condensatore, con applicazioni in primo luogo per le reti elettriche.Ventanni dopo, la suddivisione in Ducati Elettrotecnica e Ducati Meccanica (oggi motori). Nel 1985, infine, è nata la Ducati Energia, che oltre ai condensatori opera in settori che vanno dai generatori eolici ai veicoli elettrici, con relative colonnine di ricarica, fino ai sistemi di controllo delle reti elettriche, ferroviarie, autostradali e così via.
"Facciamo tante cose perché investiamo almeno l'8% in ricerca e sviluppo", ha detto il presidente Guidi al termine della breve presentazione dell'attività aziendale. "Una condizione oggi indispensabile - ha commentato Olivi - ed è per questo che il Trentino è fortemente interessato ad attrarre e a sviluppare attività manifatturiere innovative, capitalizzando gli investimenti fatti in questi anni in innovazione, ricerca e in prospettiva anche nel mondo della scuola". (mp)
Foto e immagini video a cura dell'ufficio stampa.
All.: intervista al vicepresidente Olivi -