La BCE deve agire, e deve agire in fretta. A dirlo è il vicedirettore operativo del Fondo Monetario Nemat Shafik a una platea attentissima. "Riteniamo che la BCE potrebbe fare di più, dal momento che è evidente che il problema della frammentazione finanziaria nell'eurozona non è stato ancora risolto." La prova ? Il costo del denaro, nell'eurozona, è lo stesso per tutti, ma per le aziende italiane o spagnole indebitarsi è molto più costoso che per le aziende tedesche o francesi. Insomma, un'eurozona in ordine sparso. Un problema vero, secondo Shafik: "Non si tornerà a crescere, la disoccupazione non scemerà finchè non si porrà fine al problema." Interrogata sulla situazione economica globale, Shafik spiega: "Il vero problema non sono le dimensioni del settore finanziario globale. Il vero problema è la distribuzione dei redditi così ineguale. Si tratta di un problema che preoccupa noi del Fondo Monetario, perché sappiamo che la diseguaglianza mina la capacità di un Paese di sostenere la crescita sia economica sia politica. La domanda vera è: come si affronta la diseguaglianza dei redditi ? Con il welfare e le tasse nel breve periodo, nel lungo con istruzione per tutti".
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