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I progetti dovranno rispettare alcuni requisiti, come ad esempio prevedere il risparmio idrico, il riciclo dei rifiuti attraverso compostaggio, la salvaguardia del suolo privilegiando la fertilizzazione organica o la rotazione della colture. Dovranno, inoltre, essere previste attività che favoriscono lo sviluppo della manualità e il recupero della tradizione agricola locale, coinvolgendo gli studenti in una riflessione più ampia, che faccia acquisire loro informazioni sulla stagionalità dei prodotti, l’acquisto consapevole e la scelta dei prodotti a chilometro zero. Dal punto di vista didattico ed educativo, infatti, l’intento è quello di sviluppare la dimensione del fare in concreto e il recupero di attività che nel tempo si sono perse, o che comunque non appartengono più alla generalità della popolazione. La realizzazione di orti didattici vuole promuovere un’educazione ambientale, alimentare e al biologico a tutto tondo, non dimenticando che prendersi cura di un terreno o di un’area verde significa prendersi cura della propria comunità, anche come soggetti attivi nella realizzazione di un benessere condiviso.
La somma complessiva messa a disposizione per finanziare i progetti ammonta a 100 mila euro. I progetti da svolgere nel corso dell’anno scolastico 201972020 dovranno essere presentati entro il 7 ottobre 2019.