"E’ importante – ha proseguito l’economista francese – cercare di capire se avremo uno shock più temporaneo o definitivo. La disoccupazione ci metterà un po’ a diminuire e bisognerà proteggere i lavoratori fino a quando la crisi non sarà superata. Molte aziende poi avranno bisogno di liquidità, ma le banche in questa situazione d’incertezza non saranno così disposte a fare prestiti. I programmi di garanzia dei prestiti dovrebbero essere mantenuti anche quando le incertezze diminuiranno. Ciononostante avremo aziende che falliranno a causa dei debiti, pur avendo una certa redditività, bisognerà trovare un modo per ristrutturare velocemente le aziende che hanno debiti, ma che hanno comunque redditività e dunque un futuro”.
Infine l’Europa, Blanchard, incalzato da Boeri, ha evidenziamo come non siano necessarie nuove tasse, ma come serva invece un maggiore coordinamento fiscale a livello europeo. "Credo questo sia il compito di Gentiloni, il Commissario europeo all'economia, nei prossimi anni. Vanno bene la web tax o la tassa sulle multinazionali, ma il rischio è quello di generare una competizione fiscale fra i vari Paesi, quindi riuscire a coordinarsi, - ha concluso Blanchard - sarà molto importante".