Sono 1.696.588 le ore di alternanza scuola-lavoro effettuate in provincia di Trento nell’anno scolastico 2017/2018, di cui 1.094.003 nell’istruzione e 602.585 nella formazione professionale. Si tratta di numeri decisamente importanti quelli presentati oggi a Trento in occasione del seminario “L’alternanza scuola-lavoro in Trentino: analisi e prospettive”.
All’iniziativa, organizzata dal Dipartimento istruzione e cultura della Provincia di Trento, hanno preso parte l’Università degli Studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Confindustria Trento, Federazione Trentina della Cooperazione, Ordine degli Avvocati, tutte le associazioni di categoria e i sindacati.
La giornata di approfondimento e confronto è iniziata con l’intervento del dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia Roberto Ceccato, che ha illustrato la normativa e i provvedimenti messi in campo dall’Ente pubblico, dopo la riforma del sistema nazionale di istruzione del 2015, per creare le migliori condizioni per la realizzazione di percorsi di alternanza coerenti con i diversi indirizzi di studio di studio intrapresi dagli studenti delle scuole trentine. “Provvedimenti – ha sottolineato il dirigente Ceccato – che hanno via via sistematizzato una complessa e articolata collaborazione tra gli attori del mondo del lavoro e la scuola. L’ istituzione della figura del referente per l’alternanza, l’approvazione di apposite Linee guida per la salute, la sicurezza e la valutazione, la carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza sono solo alcuni tra gli strumenti che abbiamo messo campo per gestire con maggiore chiarezza e sistematicità questa pratica nella nostra provincia. I numeri ci dicono che siamo sulla “strada giusta”: gli studenti del triennio coinvolti in esperienze di questo tipo nell’istruzione trentina sono quasi triplicati in tre anni, passando da 4.455 ragazzi nell’anno scolastico 2015/2016 agli 11.818 dello scorso anno. Numeri in crescita anche nella formazione professionale dove si è passati dai 2.052 studenti dell’anno scolastico 2015/2016 ai 2.687 dello scorso anno. Se ciò è stato possibile è però anche grazie al grande lavoro di sinergia di tutti gli attori del sistema oggi qui presenti. Come emerge dalle testimonianze degli studenti e degli imprenditori queste pratiche sono preziose non solo per i nostri giovani, ma anche per le aziende che mantengono così un contatto diretto con la scuola che forma i lavoratori di domani. Il mio auspicio dunque è quello di proseguire il dialogo costruttivo intrapreso per ottenere risultati sempre più brillanti all’altezza del nostro “sistema Trentino”.
A seguire sono intervenuti i rappresentanti degli studenti, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e delle aziende che hanno discusso sull’importanza di questo tipo di investimento sul capitale umano. Dagli interventi è emersa la necessità di mantenere alto il livello dei tirocini e di incrementare ulteriormente il dialogo tra le aziende e il mondo scolastico per ottenere dei percorsi sempre più attinenti alle esigenze formative degli studenti e delle professionalità adeguate alle esigenze del mercato del lavoro.