La delibera, approvata oggi su iniziativa del presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, parte dalla considerazione che è nell’interesse comune, dei diversi livelli di governo coinvolti, condividere le proprie esperienze e competenze, per diffondere sul territorio locale e nazionale, le migliori pratiche, così da “rispondere efficacemente ai bisogni quotidiani di cittadini ed imprese con servizi digitali moderni ed omogenei, secondo standard definiti a livello nazionale. Inoltre, è riconosciuta l’esigenza di efficientare ed ottimizzare le procedure interne alle amministrazioni locali per l’erogazione di servizi pubblici. In questo modo - è sempre la delibera ad evidenziarlo - sarà possibile razionalizzare ed automatizzare le procedure interne così da liberare risorse che possono essere destinate ad altre attività.
Un unico arcipelago digitale.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale è la struttura di supporto al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, per la promozione e il coordinamento delle azioni di governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali. Lo stesso dipartimento ha tra i suoi obiettivi strategici la condivisione di best practice e know-how nella progettazione e realizzazione di servizi digitali, tra amministrazioni con compiti e finalità istituzionali omogenei o convergenti. “La pratica - riporta l’accordo - è fondamentale ai fini dell’attuazione dell’Agenda digitale e, in particolare, dell’implementazione di soluzioni che consentano alle singole amministrazioni l’erogazione ai cittadini di servizi pubblici online con modalità semplici e non discriminatorie. Il Dipartimento gestisce diversi progetti. Tra questi rientrano l’anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), il servizio Cloud della Pubblica amministrazione, ma anche, tramite la società vigilata PagoPA S.p.A., la piattaforma pagoPA per i pagamenti elettronici verso le pubbliche amministrazioni, l'App IO (punto unico di accesso per interagire in modo semplice e sicuro ai servizi pubblici locali e nazionali direttamente dallo smartphone).
L’intesa, approvata oggi dalla giunta provinciale, incentiverà anche la condivisione dei dati tra amministrazioni pubbliche, tramite l'adozione di standard e regole comuni, per consentire lo scambio e l'elaborazione, sia all'interno delle organizzazioni sia all’esterno (open data), in modo agevole, affidabile, ma in piena sicurezza e rispettando la normativa sulla privacy.
Un’intesa che guarda al futuro.
L’accordo si inserisce, quindi, a pieno titolo nell’ambito della collaborazione strategica sulla transizione al digitale e la semplificazione e digitalizzazione dei servizi per i cittadini e le imprese. Lo scorso mese di aprile, su iniziativa dell'assessore Achille Spinelli in accordo con il presidente del Consorzio Paride Gianmoena, la giunta provinciale (delibera numero 524 del 2020) aveva approvato, in pieno lockdown e a fronte dell’emergenza sanitaria , l’accordo strategico tra la Provincia autonoma di Trento e il Consorzio dei Comuni trentini, attraverso il supporto tecnologico della società di sistema Trentino Digitale SpA. L’obiettivo era l’accelerazione sul territorio provinciale della diffusione di servizi digitali e siti web progettati in funzione del riuso e in conformità ai principi guida del Piano triennale per l’Informatica della pubblica amministrazione 2020-2022.
Il patto trentino.
La Provincia e i Comuni rappresentano il primo punto di contatto digitale con il cittadino e le imprese, e garantiscono il principale strumento di valorizzazione dei dati pubblici che riguardano il territorio, anche per assicurare un adeguato livello di omogeneità a livello locale dei servizi on line e siti web. Oggi, Provincia e Consorzio intendono progredire nell’azione e confermare l'adesione agli standard definiti a livello nazionale, sia per quanto riguarda le interfacce digitali che l’architettura dei dati, ponendo le basi per la creazione di un “linguaggio comune” in grado di abilitare il dialogo automatico tra i servizi web (e le banche dati ad essi connesse) della Provincia e degli enti locali. Tutto questo prevede l’adozione, in via prioritaria, di strumenti open source, già disponibili in riuso, a supporto di metodi di lavoro che pongano i cittadini e le imprese al centro dell’azione amministrativa.
Il supporto del governo.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale accompagnerà dal canto suo il percorso avviato a livello locale, fornendo un supporto sia formativo (sotto forma di workshop e di webinar) che tecnico e metodologico, con particolare riferimento all’adozione del modello dati nazionale (ontologie e vocabolari controllati) per i siti web e i servizi digitali.
Per ciascun parte coinvolta sono stati individuati i referenti, responsabili della realizzazione delle attività previste nell’accordo. Sono stati individuati Erika Miglietta per il Dipartimento nazionale, Walter Merler (responsabile dell’Area innovazione e transizione al digitale) per il Consorzio dei Comuni Trentini, Cristiana Pretto (responsabile dell’Unità di missione strategica semplificazione e digitalizzazione) per la Provincia autonoma di Trento.
“Il fine ultimo - sottolinea la dirigente Cristiana Pretto - è di semplificare e velocizzare il rapporto con la pubblica amministrazione del territorio e garantire la piena realizzazione della cittadinanza digitale, razionalizzando i processi amministrativi anche attraverso la progettazione e l’implementazione di soluzioni tecnologiche omogenee e standardizzate”. Il progetto si basa su paradigmi, riconosciuti dalla comunità internazionale: cloud first (adottare il cloud prima di qualsiasi altra tecnologia); mobile first (progettare i sistemi in funzione dell’accesso da mobile); once only (non chiedere a cittadini e imprese informazioni già acquisite); digital identity only (garantire l’accesso ai servizi solo tramite SPID e sistemi di identità digitale); e trusted (gestire in maniera sicura ed affidabile i dati dei cittadini).
La risposta all’emergenza Covid.
La collaborazione strategica in atto a livello locale, ora supportata anche dal Dipartimento per la trasformazione digitale, ha trovato immediata attuazione nell’attivazione e nella gestione in piena emergenza sanitaria Covid delle misure urgenti di sostegno per l’economia, la società civile e il sistema territoriale. Il tutto trova riconoscimento ed armonizzazione dalle leggi provinciali “Riparti Trentino” (numero 2 e 3 del 2020) e più recentemente dalla legge provinciale di assestamento di bilancio (numero 6 del 2020).
“Il criterio guida per tutte le azioni già realizzate e per quelle in corso - spiega la delibera - è quello di realizzare la massima semplificazione delle procedure e la minimizzazione degli oneri burocratici e informativi a carico dell’utenza, insieme all’informatizzazione della raccolta delle domande e alla rapida gestione delle istruttorie, anche grazie alla integrazione delle piattaforme con le banche dati locali e nazionali”. L’azione coordinata ha garantito, in una fase così critica, il sostegno tempestivo e concreto a cittadini, professionisti, soggetti privati, operatori economici. In circa 8 mesi, da aprile a novembre 2020, sono state raccolte tramite le piattaforme digitali 50 mila domande relative alle misure di sostegno già avviate e con tempi medi di erogazione dell’aiuto ridotti a pochi giorni o, per le misure più complesse, a poche settimane. Nel dettaglio: alla data del 12 novembre si contano oltre 34 mila domande per misure a favore di imprese e liberi professionisti e quasi 16 mila domande per misure a favore di cittadini e famiglie.
I numeri dei servizi digitali.
Sono diversi i servizi online messi a disposizione di cittadini ed imprese. Le misure di sostegno al credito contano oltre 5 mila domande raccolte. Di queste sono già state erogate (o sono in via di erogazione) quasi 4.000 linee di finanziamento per un valore di oltre 400 milioni di euro. Le restanti risultano in corso di istruttoria ed arriveranno a movimentare complessivamente mezzo miliardo di euro.
L’accesso ai contributi a fondo perduto ha raccolto quasi 15.500 domande ed ha garantito l’erogazione di 52,3 milioni di euro.
La casistica continua con il bonus alimentare con quasi 12.000 domande accolte per 3,3 milioni di euro erogati.
Tra le misure più popolari rientra il bonus bici: oltre 2.100 domande accolte e circa 1,2 mil di euro in erogazione. Grazie agli avanzi di budget dovuti alle domande non accolte, i Comuni di Trento e Rovereto riaprono i termini per la presentazione di un secondo round di domande a partire da lunedì 16 novembre. Proprio oggi la giunta provinciale ha votato la delibera che ufficializza l’intervento. Il turismo ha visto nel bonus vacanza una misura concreta di sostegno al settore che ha contribuito a raccogliere, ad oggi, circa 1500 domande. E sempre nel settore turistico si contano i contributi agli operatori per la salvaguardia delle assunzioni nella stagione estiva, attraverso le nuove piattaforma digitali sono state già raccolte oltre 2000 domande per più di 7 milioni di euro.
Con strumenti innovativi è stata avviata anche la raccolta delle domande per la compensazione fiscale e, più recentemente, avviati i bandi Qualità in Trentino per investimenti nel settore turistico e nei settori commercio e servizi.