
Enrico Mattei appartiene alla prima categoria:”uso i politici come taxi” diceva. In questa particolare sorta di stagione autonoma l’Eni diventa uno stato parallelo a quello italiano con tanto di politica estera e con la politica nazionale a suo servizio. “Tra le righe del libro, per Fubini, si trova l’analisi del rapporto difficile tra potere pubblico e potere privato in Italia. Quando Cefis prende il posto di Mattei si parla dell’”uomo della restaurazione. Cefis - ha detto Fubini - ha relazioni speciali con i poteri occulti dello Stato, in primis con i servizi segreti”.
“Se con Mattei l’Eni vive una delle sue migliori stagioni, poi i manager catturati dalla politica rischiano di danneggiare l’azienda - ha sottolineato Giuseppe Oddo - la politica si verifica un danno per la più grande azienda italiana”. Tra il 1992, dopo Mani pulite, e il 2005 che l’Eni diventa un’azienda intoccabile diventa di nuovo autonoma e si quota in borsa. Ma nel 2005 con la forza del Governo Berlusconi e il forte rapporto tra il Presidente del Consiglio e l’ad Paolo Scaroni, e con un prezzo del petrolio alle stelle, c’è un riavvicinamento della politica.
Molti i dividendi per il Ministero del tesoro di Tremonti: circa 30 miliardi, ma pochi gli investimenti remunerativi dal punto di vista economico. In questi nove anni l’azienda spende oltre tre miliardi per comunicazione, pubbliche relazioni e sponsorizzazioni. “Il libro - ha poi sottolineato Fubini - ha il merito di offrire l’opportunità di riflettere in termini storici sul rapporto tra imprese pubbliche ed economia in Italia.
“Nella vicenda dell’Eni - ha aggiunto - vediamo che in Italia i momenti di crisi economica sono stati allo stesso tempo un momento di svolta. Dalla grande depressione del 1929, alla disfatta bellica, alla prima crisi economica nel 1992, si è cercato di imprimere una ristrutturazione, riducendo la forte presenza dello Stato nell’economia del Paese, piano piano il controllo pubblico si riduce a favore dell’ingresso di azionisti privati. Esempio è Telecom, che nel tempo è diventata un’azienda solo a capitale privato. Le crisi economiche e finanziarie sono momenti di svolta per l’innovazione di modelli, ora cerchiamo di capire se questa seconda crisi possa essere un ulteriore punto di svolta: creando oggi maggiore possibilità di far crescere imprese private .