Una cerimonia semplice, ma molto significativa con la quale la comunità trentina ha voluto dire grazie a questi campioni che ci hanno emozionato durante i giochi olimpici. A Ruggero Tita, prima medaglia d'oro di un trentino alle Olimpiadi estive, è stata consegnata l’Aquila di San Venceslao, la massima onorificenza della speciale Autonomia.
Negli interventi è stato ricordato come le prestazioni di questi campioni abbiamo suscitato grande interesse, soprattutto fra i più giovani e possano dunque fungere da esempio e promuovere i valori dello sport. Il presidente della Provincia ha voluto sottolineare, inoltre, come questi atleti abbiamo dimostrato, nonostante gli obiettivi raggiunti, di saper rimanere con i piedi per terra, da veri trentini, rafforzando ulteriormente quel messaggio educativo che si auspica possa essere raccolto da molti ragazzi.
L’assessore provinciale allo sport ha chiesto agli olimpionici trentini, ricordando l’impegno della Provincia a supportare lo sport in Trentino, di aiutare i giovani a non abbandonare l’attività sportiva colpita duramente, negli ultimi mesi, dalla pandemia. Alla cerimonia erano assenti per impegni di carattere sportivo Gianluca Galassi, Alessandro Michieletto e Gianluca Pozzatti. Per loro la targa è stata ritirata dai tre papà; Valerio, Riccardo e Diego.