"Tutti voi - ha proseguito l'assessore Rossi - state studiando professioni che si innestano in un sistema sanitario che ha una caratteristica importante, perché le risorse di questo sistema provengono direttamente dalla Provincia autonoma di Trento. Si tratta di una differenza notevole, che fa parte della nostra peculiare autonomia, e che ci consente di decidere come investire le nostre risorse e su cosa puntare a seconda dei momenti storici che attraversiamo. Ebbene, in questo particolare momento storico, come amministrazione provinciale abbiamo deciso con forza e convinzione di non tagliare nel comparto della sanità: le risorse per la sanità assorbono infatti circa il 30% del bilancio provinciale e annualmente, sono pari a 1,1 miliardi di euro".
Agli educatori il compito di ripercorrere la storia e le attività dell'Istituto paritario "Ivo de Carneri", una realtà particolare perché dal 1997 è una cooperativa di insegnanti e rappresenta uno dei pochi casi nel panorama nazionale di gestione diretta dell'impresa educativa da parte di docenti. Quattro gli indirizzi: turistico, sportivo, odontotecnico e biotecnologico sanitario, quasi 300 i ragazzi iscritti e una trentina gli insegnanti. Diversi gli sbocchi professionali per gli studenti di questo istituto, che vanno dal privato al pubblico all'università. Numerosi anche i progetti che il "de Carneri" porta avanti, con l'Università e con il mondo del volontariato, fra i più interessanti uno con le carceri di Trento, iniziato nel 2002, che consente ai detenuti di ottenere protesi dentarie gratuite.
L'assessore Ugo Rossi ha quindi ascoltato le domande dei ragazzi e visitato l'istituto, con particolare attenzione ai laboratori degli indirizzi di biotecnologia e di odontoiatria. (at)
Immagini e riprese a cura dell'Ufficio stampa
In allegato intervista audio al dirigente scolastico Di Seclì -