Mercoledì, 25 Febbraio 2015 - 02:00 Comunicato 436

Questa mattina ad Aldeno la consegna di 23 alloggi Itea; un progetto di coresidenzialità tra generazioni
L'ASSESSORE DALDOSS: "CASA, CERCHIAMO NUOVE RISPOSTE PER I TEMPI CHE CAMBIANO"

"Arrivando qui e attraversando la corte su cui si affacciano gli edifici – ha detto l'assessore provinciale all'edilizia abitativa, Carlo Daldoss – ho pensato al mio paese e agli spazi adiacenti alle abitazioni, come corti e piazze, in cui tradizionalmente si passa molto tempo assieme. Ho pensato anche, vedendo questa nuova costruzione, che qui non è in gioco solo la qualità costruttiva e urbanistica, che pure è molto alta, ma anche quella sociale. Sono certo che questo progetto favorirà l'integrazione nella comunità. Il suo successo segnerà un nuovo modo con cui il Trentino potrà rispondere alle difficoltà di tempi che mutano con grande rapidità e che richiedono una capacità di risposta a problemi inediti attraverso una presa di coscienza collettiva e un approccio innovativo."
Questa mattina ad Aldeno sono stati consegnati i 23 alloggi realizzati nell'ex edificio della "Cantina sociale" destinati ad un progetto di coresidenzialità multigenerazionale sulla base di un protocollo d'intesa che risale al 1999 e impegna la Provincia autonoma di Trento, Itea e il comune.
"Con questo edificio – ha sottolineato la presidente di Itea Aida Ruffini - si rinnova l'idea tradizionale di edilizia pubblica sperimentando un contesto comunitario in cui si può vivere la solidarietà, la vicinanza, lo scambio reciproco del tempo. Accanto agli appartamenti ci sono infatti spazi collettivi, dedicati anche a realtà sociali e sedi per associazioni locali e per il comune".-

Le 23 famiglie a cui sono stati consegnati gli alloggi a canone concordato, sono state selezionate con un bando pubblico che, oltre ai requisiti di reddito e residenza, prevedeva la valutazione di un "curriculum sociale" basato sull'avere maturato esperienze e sensibilità concreta in ambito sociale, per esempio nel volontariato o nell'assistenza. Cuore del progetto sperimentale è la coresidenza, la capacità di mettere in gioco la multigenerazionalità e la solidarietà. Il progetto verrà seguito e monitorato periodicamente da un tutor che curerà in particolare gli aspetti socio-relazionali.
"Il Trentino – ha aggiunto l'assessore Daldoss – ha tutte le risorse materiali e morali che servono per affrontare questo particolare periodo di difficoltà. Coesione e unità saranno gli elementi fondamentali. Sul tema della casa ci aspettano grandi novità. A breve vogliamo rivedere le leggi che regolano questo settore così importante e sentito dalla popolazione. Itea sarà chiamata a reinterpretare la sua missione di servizio ai cittadini. In questo quadro, pubblico e privato dovranno sempre più collaborare con spirito di realtà e sobrietà".
"Abitare una casa come questa – ha aggiunto la presidente Ruffini - è un modo per mettersi in gioco in un progetto innovativo, restituendo energie e risorse alla società".
Sull'importanza dell'integrazione tra i nuovi inquilini e la comunità si è espresso il sindaco Emiliano Beozzo.
Il complesso edilizio si trova all'ingresso del centro di Aldeno. E' stato progettato da ITEA Spa e, come è stato evidenziato negli interventi, dà risposta ad un duplice bisogno: il recupero a fini abitativi di un'area dismessa, sede dell'ex Cantina sociale, e la sperimentazione di forme di convivenza abitativa tra diverse generazioni.
Gli appartamenti, da 1,2 e 3 stanze, con superfici che variano da un minimo di 49 metri quadrati ad un massimo di 100 e con un canone di locazione che va da minino 288 a 448 euro mensili. L'edificio ospita anche il centro Anfass e altri servizi di interesse comunale, come la sala di rappresentanza e alcune sedi di associazioni locali tra cui il Gruppo Alpini e la Banda Sociale. (lr)
Immagini e fotografie a cura dell'Ufficio stampa -



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