L'ambasciatrice visiterà oggi alcune realtà provinciali fra cui la Fondazione Kessler e la Camera di Commercio. Forte interesse da parte del paese africano anche nei confronti della cooperazione, vista come uno strumento efficace per promuovere lo sviluppo delle comunità rurali.
"Ci sono già alcuni filoni di collaborazione fra Trentino e Benin - ha detto il presidente Pacher nel porgere all'ospite i suoi saluti - e ci auguriamo che con questa visita essi possano essere ampliati e approfonditi. L'incontro di domani, con lei e le altre ambasciatrici presenti nel nostro paese, ci consentirà inoltre di mettere a fuoco i temi legati al mondo della donna e al contributo che esso apporta allo sviluppo economico e sociale."
L'ambasciatrice ha salutato il presidente Pacher innanzitutto con una metafora. "Se tutta la gente ci mette un dito si possono chiudere i buchi nel vaso." Alla metafora ha accompagnato un piccolo dono, esemplificativo del messaggio appena lanciato, raffigurante alcune persone che reggono assieme un vaso e chiudono appunto con le loro dita i buchi che si aprono sulla sua superficie. Il messaggio è chiaro: per crescere, per ottenere dei risultati, bisogna unire le forze, fare assieme. Il Benin - ha spiegato ancora l'ambasciatrice - cresce ad un ritmo del 4-5% annui, ma gli effetti sulla vita delle persone stentano a vedersi. Il modello del cooperativismo trentino può essere d'aiuto: ma perché esso abbia successo sono necessarie due condizioni, un buon livello di alfabetizzazione e la capacità dei soci di andare d'accordo. Anche per questo, l'aiuto che può arrivare dal Trentino risulta essere prezioso.
L'incontro pubblico con le sette ambasciatrici africane in Italia - moderato da Jean Leonard Touadi - si terrà domani alle ore 17 nel Salone delle feste del Casinò di Arco. -