Il nuovo edificio occupa una superficie di oltre 1.300 m2 e si sviluppa su 3 piani. Gli spazi per le attività prevedono spazi per l’accettazione, la necroscopia, laboratori per la batteriologia diagnostica e parassitologia, sierologia e immunologia, microbiologia e tecniche di biotecnologia per l’analisi degli alimenti, più una sala riunioni/biblioteca e uffici. I lavori, costati 3,7 milioni di euro interamente finanziati con risorse proprie, termineranno a breve: a giugno, non appena ultimato il trasloco delle attrezzature dalla adiacente vecchia sede, ci sarà l'inaugurazione ufficiale ed entro l'inizio dell'autunno la piena operatività.
A riassumere obiettivi, finalità e nuovi futuri sviluppi nell'attività dell'Istituto è stato Daniele Bernardini, il direttore generale dell'IZSVe (il direttore della sezione di Trento è Giovanni Farina), che ha definito l'ente "un punto di riferimento per il territorio". "Questa sede - ha affermato Bernardini - deve continuare a dare assistenza sul territorio, sia a livello zootecnico sia a livello alimentare. Molti non conoscono gli Istituti Zooprofilattici e non sanno cosa fanno, il loro ruolo emerge per lo più in occasione di qualche emergenza alimentare. Uno dei compiti della sezione di Trento sarà dunque quello di promuovere la propria attività, che comprende servizi di diagnostica delle malattie infettive degli animali, attività di sorveglianza, consulenza, assistenza e ricerca." Bernardini, che lascerà tra poco il proprio incarico per la pensione, ha poi assicurato che proseguirà il supporto tecnico scientifico alle imprese dell’intera filiera agroalimentare nell’ambito dell’autocontrollo aziendale e della valorizzazione delle produzioni locali, una attività che interessa circa 400 aziende trentine.
Nella nuova struttura oggi lavorano una trentina di persone tra veterinari, biologi, biotecnologi, tecnici di laboratorio e personale amministrativo (27 a tempo indeterminato) alle quali si affiancano 8 giovani borsisti. Maggiore rilevanza ha assunto negli ultimi anni l'attività rivolta agli aspetti sanitari e zootecnici riferiti all'importante patrimonio ovi-caprino presente in Trentino, in particolare per gli aspetti legati alla trasformazione del latte in formaggi tipici, ma anche altri settori sono da poco entrati nel raggio d'azione della sezione trentina dell'IZSVe, quali l'apicoltura e l'acquacoltura, mentre nel prossimo futuro si svilupperà anche il settore delle analisi sui vegetali trasformati.
Al nuovo Istituto Zooprofilattico di Trento ha espresso il proprio apprezzamento anche la Giunta provinciale. "In questo luogo - ha affermato il presidente della Giunta - si concentra molto la nuova attenzione che i consumatori riservano alla sicurezza alimentare ed alla qualità dei prodotti, tema che oggi si collega anche al benessere degli animali e che investe vari aspetti, dall'etica alla sicurezza alimentare e all'uso dei medicinali. Voi - ha concluso il governatore del Trentino rivolgendosi al personale dell'IZSVe - garantite sicurezza al mondo produttivo ed ai consumatori, grazie per ciò che fate tutti i giorni".
Parole di apprezzamento anche dal vicepresidente della Giunta provinciale: "I risultati del lavoro di squadra che svolge l'Istituto Zooprofilattico ci sono e si vedono, la nuova sede completa un impegno e un percorso che il personale dell'Istituto sta facendo da molti anni garantendo un servizio importante al Trentino ed a molte categorie professionali oltre che ai consumatori".