Sabato, 19 Dicembre 2020 - 16:44 Comunicato 3026

«Invito alla vita»: riunito il tavolo provinciale


Condividere le attività messe in campo, le esperienze maturate quest’anno e delineare la progettualità per il 2021: questi gli obiettivi del tavolo di coordinamento provinciale «Invito alla vita» che si è riunito «virtualmente» questa settimana per il tradizionale incontro semestrale. Alla luce della pandemia e dell’emergenza nazionale in atto – con le inevitabili ricadute anche sul piano psicologico e sull’esistenza di ognuno di noi – risulta fondamentale rinsaldare il legame e la collaborazione tra i vari attori del tavolo e rafforzare ancora di più gli strumenti di supporto e le risorse messe a disposizione per le persone in difficoltà. Il progetto di prevenzione del suicidio «Invito alla vita» si occupa dal 2008 di sensibilizzare e formare su questo tema, oltre a sostenere i cittadini in difficoltà e le persone che hanno perso un loro caro per suicidio in provincia di Trento. Da alcuni anni il progetto è coordinato dall’associazione di volontariato A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) in collaborazione con l’area salute mentale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Questa pandemia ha portato con sé un esteso senso di incertezza e forti limitazioni soprattutto nei contatti fra le persone, con un crescente malessere, anche nella nostra Provincia, nelle fasce giovanili. I giovani raccontano un senso di inquietudine per il presente e il futuro e la fatica di non vivere con serenità passioni, spazi e momenti di condivisione con gli amici.  L’isolamento sociale, la costante «minaccia» del Covid-19, l’ansia per il futuro, il lavoro e la propria condizione socio-economica sono tutti elementi che hanno favorito lo sviluppo di forme depressivo-ansiose anche in soggetti sani e l’aggravarsi della condizione psichica dei soggetti più fragili e di chi già soffre di disturbi mentali. Ad aggravare ulteriormente la situazione, anche la difficoltà di accedere alle tradizionali forme di supporto, dal semplice contatto sociale a forme più o meno specialistiche di sostegno (colloqui, visite etc.).

In un contesto come questo risulta quindi fondamentale intervenire efficacemente per prevenire il fenomeno dei suicidi. Partendo dal presupposto che il suicidio è un evento che non può rimanere confinato esclusivamente in una dimensione privata ma è un fatto sociale, e che secondo l’OMS i programmi di prevenzione del suicidio devono rispecchiare le caratteristiche dei singoli territori tenendo conto delle diverse realtà sociali, culturali e sanitarie, il progetto di prevenzione «Invito alla vita» per il Trentino propone una campagna diversificata ed un lavoro di cooperazione con le diverse realtà territoriali, istituzionali e non. Il progetto si articola in una strategia d’intervento a vari livelli, con l’intento di potenziare i fattori protettivi e intervenire sui fattori di rischio attraverso un’azione collettiva che possa favorire il rafforzamento del tessuto sociale. Gli obiettivi si identificano nell’aumentare la consapevolezza del fenomeno, nel ridurre lo stigma e nel fornire indicazioni sulle possibilità e modalità di aiuto. 

Per quanto riguarda i dati del Trentino, ogni anno si stimano tra i 40 e i 50 casi di suicidio solo nella nostra Provincia, con un andamento crescente a partire dal 2012. In particolare le fasce più colpite risultano essere quelle dall’adolescenza ai 30 anni e nella fascia d’età superiore ai 75 anni, con una prevalenza dell’81,8% dei casi per il sesso maschile (Fonte: Report annuale sugli eventi suicidari in Trentino-2018).

Le attività svolte nel corso del 2020 si sono focalizzate in particolare su una campagna di sensibilizzazione sul tema dei sopravvissuti (chi sopravvive al suicidio di una persona cara) e sull’attivazione di gruppi di auto mutuo aiuto, all’interno dei quali si attuano processi emotivi, cognitivi e relazionali in grado sia di alleviare le fasi acute della sofferenza sia di guidare il sopravvissuto nell’esplorazione di nuovi modi di guardare alla propria vita e di vari accorgimenti utili a fronteggiare il confronto quotidiano col lutto.

Nell’ultimo anno sono state messe poi in campo altre attività di sensibilizzazione e promozione degli strumenti di supporto e delle risorse a disposizione di chi è in sofferenza, in particolare la Linea telefonica del progetto e il numero verde gratuito 800 061 650 attivo 365 giorni all’anno dalle 7 del mattino all’una di notte. Si è lavorato poi sulla formazione delle forze dell’ordine, attraverso la collaborazione con il Commissariato del Governo. Si è inoltre deciso di ampliare la rete dei soggetti coinvolti nel tavolo provinciale del progetto, con il coinvolgimento di alcune storiche realtà del privato sociale trentino e si sono rafforzate le collaborazioni attivate in questi anni in particolare con le forze dell’ordine (nello specifico la Polizia Postale), la Diocesi ( che promuove il progetto nelle parrocchie di tutta la provincia) e i servizi della salute mentale con i quali si collabora per la presa in carico di persone in difficoltà.

Per il 2021 l’obiettivo è quello di lavorare maggiormente sulla formazione dei professionisti, sanitari e non, per creare una rete di prevenzione del suicidio che sia capillare su tutto il territorio trentino e per poter essere al fianco e al sostegno delle persone sopravvissute, quando l’evento non si è potuto evitare. Si coopererà inoltre col progetto TradiNoi per formulare iniziative diffuse volte alla promozione del benessere specie nelle fasce giovanili della popolazione.

Gli enti aderenti al tavolo di coordinamento provinciale:

Apss (Area salute mentale)  

Apss (Servizio epidemiologia clinica e valutativa)  

Medici di medicina generale   

Ordine degli psicologi di Trento

Ordine dei farmacisti  di Trento

Ordine dei giornalisti  di Trento

Rete ELGBT  

Commissariato del Governo  

Consorzio dei Comuni   

Università degli Studi di Trento   

 

 

 

Pat - Dipartimento della conoscenza   

Pat - Servizio Politiche Sociali    

Arcidiocesi di Trento  

Associazione psicologi per i popoli  

Volontari della linea telefonica 

Operatori associazione A.M.A. 

A.L.F.I.D. Associazione Laica  Famiglie in Difficoltà  

A.T.A.S. Associazione Trentina Accoglienza Stranieri

Cooperativa Sociale Progetto 92 

A.P.C.A.T. Associazione Provinciale dei Club Alcologici Territoriali

(vt)


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