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L’opera di Rumiz è un viaggio di ottomila chilometri che parte dal mare e arriva sul mare. Cavalca come un transatlantico la gobba montuosa dell’Italia lungo Alpi e Appennini, fino al punto più meridionale della penisola. Racconta di valli dove non esiste elettricità, ferrovie abitate da mufloni, case cantoniere, bivacchi sotto la pioggia in fondo a caverne, santuari dove divinità pre-romane sbucano dietro ai santi del calendario. E poi parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici, grandi vecchi.
Scrive l’autore: “Ero partito per fuggire dal mondo, e invece ho finito per trovare un mondo: a sorpresa, il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora.”
Le pagine di Rumiz prendono vita grazie a un’intuizione di Roberta Biagiarelli, che ha voluto cimentarsi con il “compito e il piacere di staccare le parole dalle pagine di carta per restituire loro gambe, corpi, voci, fisionomie specifiche. Se il vizio di Rumiz è quello di imparare a memoria carte geografiche, noi attori abbiamo la pretesa di farle parlare, nell’ostinata intenzione di salvare questa nazione dalla morte dei luoghi, per riuscire a raccontare con stupore e meraviglia ciò che una volta trovato resta prezioso e perdura”.
Attrice, autrice, progettista teatrale, Roberta Biagiarelli da anni approfondisce la tecnica del racconto legato a vicende sociali ed umane del nostro tempo. Da questa tensione ed impegno, nascono spettacoli dedicati a grandi tragedie contemporanee come “Reportage Chernobyl” o “A come Srebrenica”, ma anche spettacoli più lievi come “Incantadora” o, appunto, “Il poema dei monti naviganti”.
In corrispondenza di questo, e dei prossimi eventi, è prevista una proposta parallela per i bambini di età superiore a 6 anni. La Fondazione ha infatti deciso di rendere la rassegna family-friendly, con il progetto Agosto dei piccoli: laboratori, racconti, attività e giochi proposti in concomitanza agli eventi, per fornire un servizio ai genitori e per permettere anche ai più piccoli di partecipare all’Agosto degasperiano.