
L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione Ali Aperte e il sostengo della Fondazione Cassa Rurale di Trento, mira ad un confronto e ad una riflessione sulle tragiche condizione dei migranti, raccontate dalla viva voce di Gennaro Giudetti che il 6 novembre scorso ha assistito, a 30 miglia dalle coste libiche, alla tragica morte di almeno 50 persone in un naufragio, tra cui un bambino di due anni annegato davanti agli occhi della madre, recuperato dallo stesso Giudetti.
Oltre ad operare come volontario nella ong Sea-watch, Gennaro Giudetti è mediatore culturale nelle operazioni di salvataggio e lo scorso anno ha lavorato nei centri di prima accoglienza dei migranti in Calabria. In passato ha svolto un’esperienza di servizio civile internazionale in Albania e, sempre come volontario, è stato in Kenya nelle baraccopoli, dove ha lavorato con Operazione Colomba, il corpo civile di pace in zone di conflitto. Ha inoltre operato in Colombia, Palestina e Libano, dal quale è tornato in Italia, a Trento, con i corridoi umanitari accompagnando i profughi siriani nei loro primi mesi dall’arrivo nel nostro paese.