Venerdì, 11 Agosto 2017 - 14:51 Comunicato 2135

Il grazie del direttore generale dell'Apss Bordon agli operatori sanitari coinvolti nelle fasi di soccorso
Incidente del 4 agosto in Val di Non, pazienti quasi tutti dimessi

A una settimana dall’incidente stradale avvenuto lo scorso venerdì in alta Valle di Non sono ancora due i pazienti ricoverati negli ospedali trentini. In questi giorni sono stati dimesse quasi tutte le persone della Repubblica Ceca coinvolte nell’evento mentre restano ricoverati all’ospedale Santa Chiara di Trento due pazienti per i quali si stano definendo le modalità di dimissione in funzione del trasporto in patria.

Terminata la fase di emergenza il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon ha voluto ringraziare quanti si sono impegnati in questi giorni per portare soccorso ai turisti cechi.

«Il mio apprezzamento va a medici e infermieri di Trentino emergenza e dell’elisoccorso che con grande professionalità hanno gestito l’evento dal punto di vista sanitario assicurando risposte adeguate a tutti i feriti nell’incidente. Dal coordinamento delle operazioni di soccorso sanitario, alle prime cure sul luogo dell’incidente e alle assegnazioni dei pazienti ai diversi ospedali regionali tutte fasi di soccorso gestite nel migliore dei modi e senza interferire con l’attività sanitaria di urgenza ed emergenza che si è verificata in contemporanea.

Un ulteriore grazie va alle direzioni sanitarie e a tutto il personale degli ospedali di Cles, Rovereto e Trento che hanno accolto in pronto soccorso, visitato, effettuato esami diagnostici e ricoverato 25 dei 33 feriti nell’incidente, restando disponibili ben oltre la fine del loro turno di lavoro per prendersi cura dei pazienti. Mi preme evidenziare che tutte le unità operative coinvolte nell’evento di venerdì scorso hanno gestito questo eccezionale e concomitante afflusso di feriti con grande professionalità e nel migliore dei modi, senza interferire con il resto dell’attività sanitaria.

In ultimo vorrei sottolineare l’ottima collaborazione con i colleghi della Centrale dell’emergenza e degli ospedali dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ai quali va il nostro ringraziamento per la rilevante collaborazione nelle fasi di soccorso e per aver accolto otto pazienti nelle strutture altoatesine».



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