Anche il sindaco di Ville d'Anaunia Francesco Facinelli ha sottolineato il valore del progetto per la popolazione, che ha voluto partecipare attraverso le consulte e spesso anche nella persona di singoli cittadini a tutte le fasi della realizzazione, dimostrando una grande attenzione e coesione sociale all'interno di questa piccola comunità. Un attaccamento al territorio che ha sottolineato anche Ossanna, notando la funzione di aggregazione che queste opere rivestono per l'intera cittadinanza. Grande rilievo è stato dato da tutti gli intervenuti alla capacità che questo progetto ha evidenziato di riuscire a lavorare insieme e celermente per il bene comune, tanto che anche il governatore del Trentino Ugo Rossi ha inviato tramite l'assessore Daldoss il suo plauso.
Il centro polifunzionale inaugurato ieri sera si sviluppa su due piani e ospita a piano terra un magazzino per il conferimento della frutta e spazi a disposizione del comune per il ricovero di mezzi e attrezzature, mentre al piano superiore sono state ricavate una sala polivalente e alcuni locali destinati ad attività ricreative, didattiche, culturali e di promozione del territorio, a servizio dell’intera comunità e delle sue associazioni. All’esterno si trova un ampio spazio coperto da utilizzare per le manifestazioni di vario genere, dal teatro alla musica. Conformemente al progetto dell'ingegner Francesco Azzali la nuova struttura, che si caratterizza per l'uso prevalente di acciaio e legno e si inserisce con scarso impatto ambientale nel contesto paesaggistico locale, è stata interamente realizzata con materiali ecologici.
La consegna delle chiavi della struttura polifunzionale ha segnato l'apertura di un nuovo capitolo per il piccolo paese di Portolo. Il maxi edificio demolito lo scorso febbraio risaliva alla fine degli anni '50 e da tempo verteva in stato di abbandono; contava 4 piani per un'altezza di ben 22 metri e un volume di circa 15.000 metri cubi. L'assessore Daldoss aveva commentato nei mesi scorsi la demolizione come "l'eliminazione di un piccolo 'ecomostro' inutilizzato e fuori scala" e l'intervento un "riordino paesaggistico per dare al paese una nuova fisionomia urbanistica". La vecchia struttura, infatti, sovrastava l’abitato della piccola frazione ed era visibile da quasi tutta la valle, mentre la costruzione del nuovo centro ha potuto restituire alla comunità un'area collocata in posizione strategica, attraverso un progetto che ha messo insieme il settore pubblico e quello privato, frutto di un accordo tra l’ex comune di Nanno e C.o.ce.a e alla cui realizzazione ha contribuito in modo cospicuo l'amministrazione Provinciale, coprendo più della metà dei costi di esecuzione dell'opera. Quest'ultima, che oggi si affaccia sulla vallata con una doppia copertura incurvata in legno lamellare, aveva attirato l’interesse della facoltà di Ingegneria di Trento, che lo scorso giugno aveva promosso una visita di docenti e studenti dell'Ateneo per approfondire le caratteristiche dell'intervento. Portolo ha dunque assunto una nuova fisionomia urbanistica ed è, per così dire, diventato un caso di studio, oltre che un esempio di demolizione necessaria in casi analoghi a questo. "Lo slogan che avevamo a suo tempo coniato, aveva detto Daldoss ad inizio lavori, 'Demolire si può, anzi si deve', trova qui la sua concreta realizzazione". Il nuovo deposito al piano terra è già entrato in funzione lo scorso settembre, in occasione della raccolta delle mele.
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