"Una mostra importante, che contiene al suo interno – ha detto Gianni Valenti – le due vite di Michael Schumacher in Formula 1, quella alla Benetton e quella alla Ferrari, oltre ad una serie di oggetti che abbiamo raccolto da collezioni private, ma anche dal museo personale del grande pilota tedesco. Ma oltre a questi cimeli introvabili, i visitatori potranno immergersi nella vita di Schumi grazie ad alcune sale multimediali”.
“Dietro ogni evento del Festival – ha detto Maurizio Rossini – c’è un grande lavoro, un racconto costruito con i protagonisti e quindi un valore enorme. C’è un grande gioco di squadra in Trentino per realizzare questo evento, dalla Provincia al Coni, dal Muse al Comune e all’Apt di Trento. Tutti impegnati per accogliere al meglio i tanti appassionati dello sport”.
Michael Schumacher è il signor Formula 1: suo il record di titoli mondiali, 7, e quello di gran premi vinti, 91. Una carriera lunga vent’anni, la cui parte di maggior successo è legata a marchi italiani: prima la Benetton, poi con la Ferrari. Con la Casa di Ponzano Veneto e le monoposto nate a Enstone, Schumi è diventato un pilota vincente conquistando due titoli iridati (1994-95) e 19 gran premi; ma è poi stato accettando la sfida di Maranello che la sua carriera è decollata e Michael da grande pilota si è trasformato in leggenda: 72 vittorie ma soprattutto 5 titoli iridati consecutivi dal 2000 al 2004. Nell’anno in cui festeggia i 50 anni, compiuti il 3 gennaio, la Gazzetta dello Sport intende celebrare la lunga avventura del campione tedesco con una mostra impreziosita da due esemplari delle monoposto italiane che lo hanno portato alla conquista del mondo: la Benetton B195 - impiegata nella stagione 1995 con la quale Schumi conquistò il secondo titolo piloti consecutivo e il primo (e unico) titolo Costruttori della storia della Benetton – e la Ferrari F2002, con la quale Michael ha vinto il suo quinto titolo mondiale e ha contribuito alla conquista del dodicesimo titolo Costruttori della Ferrari.
L’allestimento, che a partire da domani alle 10.00 sarà aperto al pubblico, è a cura di Aldo Drudi, con la collaborazione di Paolo Buroni nella comunicazione artistica e multimediale. La mostra è stata realizzata con il Museo Ferrari e con l’Archivio Benetton, con la collaborazione di Stark.
Foto e video a cura di Ufficio Stampa