Quasi tre ore intense di testimonianze, video e racconti condivisi hanno coinvolto oggi gli studenti degli Istituti ITT Buonarroti, Rosmini, Sophie Scholl e Bomporti di Trento in una sorta di laboratorio empatico, nel quale alcuni studenti della sezione ospedaliera dell’Istituto B.Castelli di Brescia hanno voluto condividere con i loro coetanei l’esperienza della sofferenza nella malattia.
Un’esperienza di forte impatto emotivo che ha portato tutti a riflettere sul valore della vita e sulla sua fragilità. Ciò però che ha letteralmente “rapito” la platea, che ha ascoltato le testimonianze in un silenzio surreale, è stata l’energia trasmessa dai protagonisti che sono riusciti a “riprendere in mano le loro vite” con grande coraggio e altruismo ed ora condividono con i loro coetanei concetti quali sofferenza, paura, dolore, ma anche riscatto, altruismo e condivisione. Dalle loro esperienze, su idea della docente di matematica Annamaria Berenzi, è nata infatti l’idea di allestire una sorta di racconto di immedesimazione e un percorso di sensibilizzazione attraverso il quale, con i loro vissuti, testimoniano l’importanza di scelte di generosità come la donazione del sangue o del midollo osseo.
Il progetto, proposto da AIL (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) ODV Trento, è sostenuto e finanziato dal MIUR e, in sede locale, è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento e l’ITT Buonarroti di Trento.
In conclusione di mattinata il presidente di AIL ODV Trento, Roberto Valcanover ha annunciato che questa esperienza proseguirà con la collaborazione del Dipartimento istruzione attraverso un progetto specifico rivolto alle scuole, mirato al sostegno dei giovani pazienti della provincia di Trento.