In programma la visita del presidente Maurizio Fugatti ad Auschwitz e Birkenau
Venerdì, 25 Gennaio 2019 - 14:52 Comunicato
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Il viaggio sarà inserito nel corso della visita dei giovani trentini ai campi di concentramento nazisti
In programma la visita del presidente Maurizio Fugatti ad Auschwitz e Birkenau
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti incontrerà in Polonia - indicativamente domenica 3 febbraio - i 178 giovani trentini che si apprestano a vivere l’esperienza di conoscere i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, insieme a loro coetanei della provincia di Bolzano e del Land Tirol. Lo ha annunciato questa mattina lo stesso presidente durante la conferenza stampa della Giunta provinciale che si è tenuta a Bresimo, in Val di Non. L’iniziativa è legata alle celebrazioni del “Giorno della memoria”, istituito in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni naziste, che quest’anno si articola in 110 eventi, quasi il doppio di quelli degli scorsi anni, come ha ricordato anche il direttore del Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi presentando le proposte, segno della partecipazione sentita delle istituzioni locali e del mondo culturale e della scuola.
Il viaggio dei giovani trentini, un nutrito gruppo che include anche alcuni giovani diversamente abili, è un modo per approcciarsi alla storia e per conoscerla, ma specialmente un’esperienza collettiva che pone al centro la costruzione di una nuova idea di cittadinanza. “È significativo che ciò avvenga a livello euroregionale, sapendo quando controversa è la nostra storia, quanto diverse sono, almeno in partenza, le prospettive di lettura e di interpretazione a seconda se viviamo a Bolzano, in Trentino o a nord del Brennero” ha detto il presidente Fugatti annunciando che porterà il suo saluto ai giovani che stanno vivendo questa importante esperienza. Nel corso della presentazione di stamattina è stato anche proiettato il video di un internato al campo concentramento di Bolzano nell’inverno del ‘45, don Domenico Girardi, classe 1910, scomparso nel 2008. La sua testimonianza ha consentito di arrivare alla condanna all’ergastolo del “boia”nazista Misha Seifert.