Il Mart saluta il Giro d’Italia, a Rovereto il 22 maggio, con un progetto ispirato al celebre artista francese Marcel Duchamp (Blainville, Rouen, 1887 – Neuilly-sur-Seine 1968) e al colore rosa. Protagonisti dello speciale evento espositivo: Marcel Duchamp e il suo alter ego Rrose Sélavy.
Dal 22 maggio al 26 agosto 2018, nel foyer del primo piano, su una parete appositamente dipinta di rosa, sarà possibile ammirare una fotografia di Man Ray che ritrae Duchamp nelle vesti di Rrose Sélavy, eteronimo femminile dell’artista francese.
Duchamp assunse l’identità di Sélavy in numerose occasioni, rendendo il proprio alter ego un’opera stessa, e con questo nome firmò alcuni dei suoi lavori.
Dagli inizi degli anni Venti, Rrose Sélavy (ovvero Duchamp en travesti) fu la protagonista di una celebre e fortunata serie di fotografie realizzate da Man Ray.
Espressione dell’inclinazione all’ironia e all’ambiguità che caratterizza tutta la ricerca di Duchamp, Rrose Sélavy sintetizza in un audace gioco di parole un’attitudine verso la vita: il suo nome, infatti, suona come “eros c’est la vie” (“eros è la vita”).
In linea con questo spirito, il Mart interpreta ancora una volta la gamma dei possibili riferimenti che le assonanze linguistiche sollecitano. A Rovereto Rrose Sélavy, ovvero “rose c’est la vie” (“rosa è la vita”), diventa un omaggio al colore del Giro d’Italia.
L’evento inaugurale del progetto espositivo si terrà il 21 maggio 2018, dalle ore 17. Il programma prevede un primo momento dedicato al brindisi d’apertura a cui seguirà la visita guidata all’esposizione a cura degli studenti del corso di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Trento.
Nel corso dell’estate, l’installazione sarà affiancata da una serie di attività e laboratori didattici dedicati all’opera di Duchamp, progettati e diretti dall’Area educazione del Mart.
Programma
Lunedì, 21 maggio, ore 17
Inaugurazione di “Rosa è la vita. Il colore più audace dell’arte moderna”
ore 17 - 19 visite guidate a cura degli studenti del corso di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Trento