
Dai dati resi noti dall'Agenzia del Lavoro si ricava in particolare che fra gennaio e maggio del 2018, rispetto all’analogo periodo del 2017, le assunzioni sono cresciute di 312 unità in agricoltura, di 1.376 nel secondario e di 3.305 nel settore terziario. Nello specifico nel secondario le assunzioni sono aumentate per 74 unità nell’estrattivo, di 615 e del +22,9% nelle costruzioni e di 687 +12,0% nel manifatturiero. Molto positivo nei primi cinque mesi è anche il saldo occupazionale nel secondario, con le assunzioni che superano le cessazioni lavorative per 3.248 unità, e rispetto alle 2.577 in più dell’anno prima, al momento si sono guadagnate 671 posizioni lavorative.
Anche nel terziario la crescita rispetto a gennaio – maggio del 2017 è stata forte e generalizzata. Tra i comparti si segnala, grazie a una buona stagione invernale, quello dei pubbliciesercizi-turismo, con 2.180 assunzioni in più per un +19% rispetto al precedente anno. Il fabbisogno di personale è comunque aumentato di 271 unità nelle imprese del commercio, di 356 nel comparto dei servizi alle imprese e di 498 nei rimanenti comparti del terziario. Il saldo occupazionale del terziario è negativo, con le uscite lavorative che prevalgono sulle entrate per 5.052 unità, ma è un saldo che potrebbe tornare positivo fin dal mese giugno con le assunzioni legate all’avvio della stagione turistica estiva.
La dinamica lavorativa delle imprese nei primi cinque mesi del 2018 è migliore per gli uomini (+3.163 assunzioni e +1.830 femminili) e per i lavoratori italiani (+3.924 e +1.069 quelle degli stranieri). Anche nei primi cinque mesi del 2018 a crescere maggiormente in valori assoluti sono le assunzioni dei giovani (+2.125 assunzioni) e, comunque, + 1.972 tra i 30-54enni e +896 nella fascia dei più anziani (55 e oltre).
Per tipologia d’inserimento nei primi cinque mesi del 2018 torna a crescere il tempo indeterminato: +466 assunzioni e +12,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. La crescita della stabilità lavorativa è data anche dal fortissimo aumento, all’interno delle stesse aziende, dei passaggi da un lavoro a termine a uno a tempo indeterminato. Tra gennaio-maggio del 2018, confermando evidentemente un maggiore clima di fiducia delle imprese, le trasformazioni a tempo indeterminato (1.849 nei cinque mesi) crescono, infatti, di 774 unità per un +72%.
Tra le altre tipologie d’inserimento al lavoro, sono 215 in più i giovani assunti con apprendistato, il lavoro somministrato è aumentato di 464 unità e poi +2.730 assunzioni con tempo determinato e +1.118 con il lavoro a chiamata.
Iscrizioni al Centro per l’Impiego (dato di stock a maggio 2018) e la cassa integrazione guadagni (gennaio-giugno 2018)
Gli iscritti ai Centri per l’Impiego, anche nel mese di maggio 2018 presentano una dinamica di miglioramento: dalle 38.028 iscrizioni di maggio dell’anno prima scendono alle attuali 37.703; 317 in meno per una variazione del -1%.
Buone notizie anche sul fronte degli ammortizzatori sociali; nella prima metà del 2018, rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente, le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate sono diminuite di 470.592 unità e del -68,8% (dalle 683.705 alle 213.1134). In termini di lavoratori equivalenti (lavoratori sospesi a zero ore), si passa dai 347 lavoratori della prima metà del 2017 agli attuali 108.