La famiglia che partecipa attivamente e con consapevolezza alla vita del proprio territorio e può vivere al meglio le proprie fondamentali funzioni costruisce benessere per sé e crea coesione e capitale sociale. Può e deve essere protagonista del contesto sociale in cui è inserita per diventare motore di sviluppo all'interno di una rete di enti e organizzazioni chiamati a fare ognuno la sua parte. Il primo obiettivo della politica dei "Distretti" è proprio questo: l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale diffusa e condivisa, che sia al contempo coerente con le indicazioni della politica europea e nazionale e capace di cogliere e valorizzare i punti di forza del sistema provinciale.
In Trentino sono già operativi 16 Distretti territoriali per la famiglia e un Distretto tematico dell'educazione che condividono questo impegno coinvolgendo oltre 600 organizzazioni, pubbliche e private. Con l'approvazione di oggi, prende il via il 18° Distretto cui partecipano, oltre alla Provincia Autonoma di Trento e all'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, la Comunità della Valle di Cembra, i Comuni di Albiano, Giovo, Segonzano, Sover, Alta Valle, Cembra-Lisignago e un ente del terzo settore, la Cooperativa Amica. Con l’adesione all’accordo di area, questi soggetti si impegneranno a realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare al fine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività del territorio nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni interessate. La partecipazione all’accordo di area rimane comunque aperta a tutte le organizzazioni interessate a perseguire lo sviluppo del Distretto famiglia della Valle di Cembra; l'accordo potrà essere sottoscritto anche da altri soggetti pubblici o privati che volessero condividere questo impegno.
Attraverso la politica dei Distretti e altri interventi, come la Family Card appena avviata, il Trentino continua dunque a percorrere la strada per divenire sempre più accogliente e attrattivo per le famiglie e per i soggetti che con loro interagiscono, favorendo l’inclusione e dando evidenza dell’importanza rivestita dalla famiglia nel consolidare coesione e sicurezza sociale col fine ultimo di accrescere il benessere sociale, ridurre la disaggregazione e prevenire potenziali situazioni di disagio. (ab)