
Il vicepresidente Olivi era accompagnato da Antonella Chiusole, dirigente dell'Agenzia del Lavoro, Gianfranco Zoppi, dirigente dell'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa e da Roberto Pallanch del Servizio Politiche sociali della Provincia. Dell'importanza di coordinare attività ed interventi ha parlato in apertura il presidente della Comunità Attilio Pedenzini.
L’assegno unico, è stato spiegato, si rivolge a tutti i cittadini e non a singole categorie, interessa anche quei nuclei che non sono in situazione di povertà ma che rischiano di entrarvi, spinge le persone ad attivarsi per uscire dalla condizione di bisogno.
“Gli obiettivi su cui la Giunta ha tarato questo strumento - ha aggiunto il vicepresidente Olivi - sono universalità, perché l'assegno unico interessa tutti coloro che sono in situazioni di bisogno, equità, per dare di più a chi ha più bisogno, efficacia, perché la misura incoraggia le persone a migliorare la loro posizione e ad uscire dalla condizione di bisogno, e anche semplificazione perché con un’unica domanda si danno più risposte e perché attraverso la profilazione degli utenti si orientano meglio gli interventi”.
L’appuntamento è stato organizzato, come gli altri previsti sul territorio provinciale (i prossimi sono a Riva del Garda il 4 dicembre, a Cavalese l’11 dicembre e a Cles l’11 gennaio) per discutere con la comunità e con gli amministratori locali sugli effetti di questo nuovo strumento. L’appuntamento di Borgo seguiva quello di Trento, con la sociologa Chiara Saraceno, e quello di Rovereto.
“Oltre ad individuare gli strumenti - ha detto Olivi - è fondamentale destinare le risorse e per questo abbiamo previsto per questa misura oltre 75 milioni di euro”.
Molto partecipato il dibattito, che è stato animato da numerose domande che hanno compreso temi generali e quesiti specifici su casi concreti.
“Siamo - ha concluso il vicepresidente Olivi - un avamposto in Italia e per rendere lo strumento ancora più efficace abbiamo bisogno di un monitoraggio che coinvolga anche gli attori sul territorio”.
Sono già 28 mila le domande raccolte; patronati e uffici periferici della Provincia sono pronti per accogliere gli utenti e fornire chiarimenti.