
Un aspetto che spaventa il grande pubblico – ha detto Armani in apertura – è quello della lunghezza dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche, non confrontabili con quelli, in proporzione molto più brevi, che dovette affrontare l'ingegner Negrelli ad esempio nella realizzazione del canale di Suez. Ma proprio per questo è bene iniziare, lasciandosi orientare da una visione che abbraccia le generazioni future. "L’opportunità che abbiamo di fronte, anche per rivoluzionare l’assetto della città - ha ricordato Barbareschi - è formidabile. L’interramento della ferrovia e il conseguente spostamento degli assi viari, è una sfida da cogliere, di cui terrà conto anche il nuovo piano regolatore cittadino".
Walter Finkbohner. già dirigente delle Ferrovie federali svizzere, ha illustrato l'impatto che gli intervento realizzati sul sistema del trasporto pubblico nella Confederazione hanno realmente avuto sulle abitudini: oggi ad esempio in Svizzera molti ragazzi non fanno più la patente. Non solo: la mobilità pubblica comincia ad autopagarsi. Ma ci vuole una visione organica, non ci si può fermare alla stazione. Ad essa va collegato ad esempio un efficiente sistema di autobus e tram, urbani e quant’altro può servire per soddisfare efficacemente i bisogni dei cittadini.
La prospettiva dell'interramento della ferrovia a Trento è stata brevemente illustrata in un video: in base ad alcuni calcoli si potrà liberare in questo modo uno spazio pari a 19 campi da calcio o 12 parchi Santa Chiara. L’interramento dovrebbe iniziare a Trento Nord: i treni merci devieranno verso la montagna bypassando in galleria Trento e Mattarello, fino all’Acquaviva. La stazione di Trento, riservata ai passeggeri, scomparirà sottoterra, ma conseguenze dell'interramento,per circa 2,5 km., vi saranno in tutta la città, nei punti attualmente attraversati dai binari, fino a quando non riemergeranno, a Sud del capoluogo.
Facchin ha ribadito che prima di parlare di tracciati sia necessario parlare di concetto, di visione d’insieme del territorio, inserito a sua volta nella visione europea del corridoio del Brennero. Le stime sugli impatti dell'opera considerano in circa 100 milioni le persone interessate a raggiungere l'area dolomitica in un tempo massimo di 5 ore. Un bacino d'utenza molto importante. Nel frattempo, però cambiano le condizioni: pensiamo all’e-commerce, o allo sviluppo di nuovi sistemi di trasporto come Filxbus. L’infrastruttura ferroviaria sarà attuale, in futuro? Sì, se attorno ad essa si svilupperà un nuovo stile di vita.
Il capo dell'Unità di missione strategica grandi opere e ricostruzione della Provincia Raffaele De Col ha presentato le conclusioni dello studio integrato sull’interramento della ferrovia. Tre le coordinate lungo le quali si sviluppa il lavoro : le azioni portate avanti in seno alla Comunità di azione del Brennero, realtà che raggruppa le amministrazioni comprese lungo l'asse Verona-Monaco, la problematica delle tratte di accesso, in particolare le circonvallazioni di Trento e Rovereto (lotto 3), e l'interramento vero e proprio della ferrovia storica. Per quanto riguarda specificamente Trento sono confrontate diverse ipotesi, per una spesa compresa fra 1,1 e 1,3 miliardi circa. L'ipotesi più convincente, che tiene conto dell'insieme degli aspetti tecnico-economici, prevede la realizzazione della circonvallazione merci, dell'interramento della linea storica e di un servizio metropolitano, Nordus, che servirebbe anche la funivia del Bondone, le connessioni ferroviarie, l’aeroporto di Mattarello, delineando un sistema di trasporto integrato.
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