L’evento finale della UX Challenge 2021 si è concluso con la proclamazione del team Uni-X. Ad aggiudicarsi il podio anche il team UX-agon (abbinato all’impresa Engagigo di Rovereto), che ha ottenuto il secondo posto, e il team Novoticors (abbinato all’impresa Novotic di Rovereto), al terzo posto. A partecipare alla sfida sono stati nel complesso 65 giovani talenti del service design, 15 tutor esperti e 48 tester. La sfida per l’innovazione di Hub Innovazione Trentino, giunta nel 2021 alla sua quarta edizione, ha consentito a studenti e ricercatori di lavorare a stretto contatto con le imprese per innovare e riprogettare l’esperienza utente di prodotti e servizi digitali. Nel corso della settimana di attività dal 15 al 19 febbraio 2021, 12 team di studenti dell’Università di Trento hanno raccolto le sfide di innovazione di 12 imprese (9 delle quali hanno sede in provincia di Trento) elaborando delle proposte di ottimizzazione di prodotti o servizi. Le imprese selezionate a partecipare, attive in ambito industriale e manifatturiero, sono: ActivePager, B-ZERO, Besser Vacuum, Boom Image Studio, CBA Informatica, Coges, Engagigo, Medicaltech, Novotic, Praim, TXC2, Zupit.
L’evento si è aperto con i saluti dell’Assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per il settore della ricerca e del trasferimento tecnologico: “Le soluzioni proposte dagli oltre 100 esperti del sistema trentino potranno essere molto utili per innovare l’interfaccia dei prodotti presentati dalle imprese, rendendoli più vicini alle esigenze dei clienti, con l’auspicio che poi possano tramutarsi in rinnovati o nuovi prodotti verso il mercato, generando nuovo business. Le piccole e medie imprese - ha continuato l’assessore -, come quelle coinvolte oggi, impiegano l’82% dei lavoratori in Italia e rappresentano il 92% delle imprese attive. In questa edizione della UX Challenge sono coinvolte ben 9 pmi trentine su 12, a fronte di un numero importante di candidature. Questa è la dimostrazione che la ricerca può creare connessioni importanti tra imprese e realtà accademiche”. Lo streaming online è continuato con i saluti istituzionali del membro del consiglio di amministrazione di HIT prof. Flavio Deflorian, che ha evidenziato la collaborazione internazionale che rende possibile questa sfida per l’innovazione: “Alla UX Challenge partecipano studenti provenienti da università estere afferenti – come l’Università di Trento – al Network Europeo delle Università Innovative (ECIU). Mi fa davvero piacere che gli studenti abbiano modo di applicare le loro conoscenze direttamente sul campo, confrontandosi con il mondo del lavoro e portando le loro visioni e proposte di innovazione nelle imprese”.
L’evento, oltre a presentare le sfide di riprogettazione della user experience e le soluzioni prodotte e testate da più di 100 tra solver e tester-cittadini volontari, ha ospitato due interventi da parte di professionisti dello UX design. Daniele De Cia, presidente e fondatore di NiEW, ha illustrato alcuni progetti di innovazione della user experience in ambito manifatturiero, mostrandone la necessità e gli impatti positivi in contesti industriali tecnologicamente avanzati. Matteo Gratton, design advocate di Sketch, ha offerto importanti suggerimenti a imprese e studenti sul come orientarsi e posizionarsi nel mercato del lavoro e dei servizi di design.
Le innovation challenge, o sfide per l’innovazione, sono uno strumento importante per il trasferimento delle tecnologie dalla ricerca scientifica alle imprese. Favoriscono la cosiddetta open innovation, un modello di innovazione che prevede che le imprese, per innovare processi, prodotti e servizi, ricorrano anche a risorse provenienti dall’esterno, collaborando con istituti di ricerca, università e startup.
La UX Challenge è uno degli strumenti per l’innovazione d’impresa che HIT propone da diversi anni, facendo collaborare le PMI trentine con studenti, ricercatori e mentori esperti dell’Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler. UX è l’acronimo di “user experience”, in italiano “esperienza utente”. Questa sfida della durata di alcuni giorni vede team di studenti di master, dottorato e ricercatori esperti in interazione uomo-macchina e service design, ottimizzare l’esperienza utente di prodotti e servizi presentati da imprese del settore.
Le imprese possono presentare prodotti esistenti che intendono innovare, ma anche prototipi e concept di nuovi prodotti e servizi. In base alla maturità del prodotto, gli studenti si concentrano su attività di valutazione del problema, valutazione dell'usabilità, o design/redesign di prototipi di interfacce. Nella valutazione vengono coinvolti utenti finali in qualità di tester.
All’edizione 2021 si sono candidate a partecipare 36 imprese, tra queste HIT – in collaborazione con Trentino Sviluppo e Confindustria Trento – ne ha selezionate 12.
L’edizione 2021 della UX Challenge è finanziata dal progetto europeo H2020 “200SMEchallenge”, coordinato da Hub Innovazione Trentino, che prevede di valutare l’impatto della UX Challenge su 200 imprese in Europa mediante la metodologia Randomized Control Trial supervisionata dall’Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche (IRVAPP) della Fondazione Bruno Kessler, anch’esso partner di progetto. A tal proposito, la quarta edizione della ha un respiro europeo: tra febbraio e marzo si terrà contemporaneamente in sette paesi (Finlandia, Estonia, Lituania, Danimarca, Germania, Spagna, oltre che a Trento) su iniziativa di 6 agenzie per l’innovazione partner di HIT. Inoltre, all’edizione trentina parteciperanno studenti provenienti da università estere afferenti – come l’Università di Trento – al Network Europeo delle Università Innovative (ECIU).
La UX Challenge è un’iniziativa di HIT, realizzata in collaborazione con l’Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Trentino Sviluppo S.p.A, l’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche, Digital Innovation Hub Trentino Alto Adige/Südtirol, Confindustria Trento, con il supporto di Dolomiti UX BookClub, Architecta Cluster DITEDI, Cluster COMET e CSMT Brescia.