Era da ieri, con l’inizio del Festival dello Sport e con le prove (senza scia di fumo) dei sorvoli in una mattinata nuvolosa, che Trento aspettava il passaggio delle Frecce Tricolori sul centro storico. Un momento sempre troppo breve, che regala, coi suoi vari passaggi, un’emozione condivisa, agli appassionati di sport, ai patriottici, ma poi, di fatto, a chiunque, grandi o bambini che siano. Pochi minuti, quelli del sorvolo, che lasciano la folla accorsa in piazza Duomo e la gente per le strade col naso all’insù, nella speranza di riuscire a scattare una foto perfetta della formazione a “v”, o anche solo di godersi la bellezza di una luce momentaneamente tricolore, che tinge le strade di rosso, bianco e verde. Un abbraccio che racchiude tutti, un attimo che ne raccoglie tanti di un’estate piena di emozioni e vittorie, ma anche il coronamento di tanti mesi di difficoltà vissuti unitamente.
Tra lo spavento di alcuni, dovuto al frastuono, e i “sono bellissime” di altri, gli 11 pony, come si chiamano in gergo, capitanati dal Tenente Colonnello Gaetano Farina e dal capoformazione Maggiore Stefano Vit, attirano l’attenzione di tutti. Complice un cielo sereno, punteggiato solo di qualche nuvola candida che non disturba lo spettacolo, il sorvolo dei piloti delle Frecce Tricolore si rivela insomma il solito successo di sempre, una piccola chicca del Festival, un istante da raccontare, da condividere, che sia all’amico al bar, che sia con uno stuolo di smartphone, macchine fotografiche più o meno professionali e videocamere.