
"Alla fine del sentiero – ha detto - ci sono le riforme, ma i pericoli, i precipizi, sono il debito pubblico che sale e la crescita che è troppo bassa. Altro rischio – ha aggiunto Padoan – è quello delle scorciatoie. La parola riforma oggi non piace, perché evoca un cambiamento che però ha un costo, inoltre le riforme agiscono in profondità, ma agiscono con lentezza. Una delle questioni fondamentali – ha aggiunto – è la fiducia, necessaria per attrarre investimenti, che in questo momento sembra non esserci, da parte degli investitori.
“Un libro sincero” è stato definito dall'economista Massimo Bordignon e dalla professoressa Elsa Fornero. Quest'ultima concorda sul fatto che oggi alla parola riforma si preferisce la parola cambiamento, perché non ci sono riforme a costo zero. “Ogni riforma – ha detto – implica un sacrificio nell'immediato, ma un beneficio nel futuro. Tre le strade indicate da Padoan per le riforme, riassunte così da Bordignon: cercare di controllare i conti pubblci, introdurre delle riforme strutturali e sostenere la domanda.
"Il sentiero stretto – ha aggiunto Padoan - è imposto dai vincoli di finanza pubblica e dalle nostre rigidità strutturali, ma appunto ora occorre andare oltre, l’Italia dovrà percorrerlo tutto, con la pazienza di una formica, se vorrà rilanciarsi".
Sito: https://2019.festivaleconomia.eu/
Twitter: https://twitter.com/economicsfest
Facebook: https://www.facebook.com/festivaleconomiatrento/
Instagram: https://www.instagram.com/festivaleconomia/