Lunedì, 23 Aprile 2018 - 10:49 Comunicato 830

Il governatore Ugo Rossi inaugura a Levico il programma di Ospitalia
“Il segreto di un territorio ospitale? La voglia di vivere esperienze assieme”

Cos’è in una parola l’ospitalità? I ragazzi che si sono ritrovati questa mattina davanti alla splendida Serra del Parco di Levico lo chiedevano agli “adulti” che qui si sono dati appuntamento nella giornata inaugurale di Ospitalia. Una definizione l’ha data anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi: “Ospitalità è prima di tutto voglia di incontrarsi, condividere delle emozioni insieme”. È questo, secondo il governatore, l’elemento che può fare la differenza: “il modo con cui si vive un territorio splendido come il nostro”.

Il presidente Ugo Rossi ha preso la parola stamani per dare il via alla due giorni di formazione e confronto dopo gli interventi di Federico Samaden, del sindaco di Levico Terme, Michele Sartori e del direttore dell’Apt, Stefano Ravelli. Da tutti loro il richiamo allo stretto connubio fra la qualità del territorio e l’amore nei suoi confronti. Sullo sfondo, ovviamente, il ruolo della formazione e della scuola in generale chiamata ad aiutare i ragazzi a coltivare i valori (l’ospitalità è uno di questi) senza rinunciare a porre continuamente delle sfide indispensabili per interpretare il mondo che cambia.

“Ospitalia è un’occasione importante e utile - ha commentato il presidente - come tutte quelle che aiutano a riflettere sul futuro. E voi siete chiamati a scriverlo questo futuro. Nella consapevolezza che uniti lo si può fare meglio. In fondo, è proprio questa la sfida più importante che il Trentino deve continuare a giocare”. 

L’iniziativa - che prende vita all’interno della manifestazione Ortinparco - vedrà alternarsi conferenze (si va dalla storia al dialetto, dalla gastronomia alla cultura, dalla ristorazione e, naturalmente, al turismo) è arricchita da momenti musicali e espositivi.

“È il modo giusto per condividere emozioni insieme - commenta il presidente Ugo Rossi - ed è proprio questa condivisione ciò che può fare la differenza nel modo stesso in cui si vive un territorio. La condizione è che si riesca a sentire qualcosa di profondo, che si riesca a far emergere un’anima. L‘ augurio che vi faccio è dunque quello di sapere associare lo studio alle esperienze dirette. Saranno queste ultime il mezzo con cui potrete trasmettere quel qualcosa in più anche ai nostri ospiti. Saranno le vostre esperienze e la vostra passione gli ingredienti da cui partire anche per garantire il massimo della competitività possibile”

fotoservizio e filmato a cura dell’ufficio stampa

(gp)


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