Nell'ambito della mostra “Dalle parole al bronzo” la Fondazione Museo storico del Trentino lo scorso 7 luglio ha dato il via a un ciclo di incontri settimanali aperti alla cittadinanza in cui si approfondisce un aspetto della storia di piazza Dante, del monumento, del suo uso simbolico e del rapporto con altri monumenti eretti in Tirolo.
Mercoledì 21 luglio l'intervento dello storico Fabrizio Rasera dal titolo “I volti di Dante: conflitti politici e culturali intorno al grande simbolo unitario” si parlerà, tra l'altro, del Dante di Guglielmo Ranzi e degli altri promotori del monumento, attentissimi a costruirne e a preservarne una dimensione di grande simbolo unitario; verranno illustrate anche la difficoltà del mondo cattolico trentino “ufficiale” di fronte all'iniziativa e d'altra parte, del sostegno aperto, quasi spavaldo, del clero filoliberale.
Elena Galvani e Jacopo Laurino (Stradanova Slow Theatre) condurranno poi gli spettatori nel XIX Canto dell'Inferno, dove sono puniti i simoniaci, ovvero coloro che si dedicarono alla compravendita di cariche ecclesiastiche.
In caso di pioggia gli eventi si terranno nello spazio del Liber Cafè (al piano terra della palazzina Liberty) nel rispetto delle normative anti Covid vigenti.