Date le circostanze, - precisa la Giunta - si è considerata l’opportunità che alla direzione del Servizio politiche sanitarie fosse preposta, in questo frangente di emergenza, la persona che, ricoprendo anche l’incarico di dirigente generale del Dipartimento, meglio possa garantire in modo efficace e diretto il passaggio delle indicazioni operative impartite dall’Assessorato e dal Dipartimento stesso al Servizio politiche sanitarie che ne cura poi l’esecuzione amministrativa.
Ad oggi il tempo trascorso nell’incarico dal dottor Ruscitti non può certamente essere considerato particolarmente lungo anche alla luce di situazioni simili avvenute in passato. Sotto il profilo economico, l’indennità di sostituzione riconosciuta, calcolata solo sulla retribuzione di posizione, è pari a circa il 9% della retribuzione lorda già in godimento ed è senz’altro proporzionata alle maggiori responsabilità che l’incarico aggiuntivo comporta.
Complessivamente, da inizio legislatura sono state interessate da attribuzione di incarichi ad interim, 29 strutture dirigenziali, con il coinvolgimento di 19 dirigenti con qualifica. Ciò a causa principalmente di un elevato numero di pensionamenti. In proposito giova sottolineare che è la stessa normativa provinciale (art. 34 bis della l.p. 7/1997) a indicare quale modalità primaria di copertura di incarichi dirigenziali vacanti, l’affidamento ad interim a dirigenti di un’altra struttura organizzativa così come è la stessa normativa a stabilire che per l’incarico provvisorio spetti una specifica indennità.