Il successo olimpico di Pino è stata importantissimo per la famiglia Maddaloni. Infatti, Pino ha deciso di non monetizzare il trionfo ottenuto dopo la sua vittoria alle Olimpiadi di Sidney del 2000 rifiutando ogni proposta di aprire una palestra in qualche quartiere ricco di Napoli, ma ha preferito usare la sua fama per dare vita, invece, allo Star Judo Club a Scampia, quartiere povero di Napoli tristemente noto per le vicende di violenza raccontate in serie TV come Gomorra, realizzando il sogno della propria famiglia. L’attività della scuola è stato al centro dell’incontro dal titolo “Criminalità al tappeto” tenutosi presso l’Auditorium ex Santa Chiara, definito “una vera e propria lezione di vita” dai tanti studenti delle scuole medie trentine e non solo che hanno assistito all’evento condotto da Luigi Garlando della Gazzetta dello Sport. Grazie alla sua nuova palestra a Scampia, Gianni Maddaloni, ‘O Maè, riesce a togliere dalla strada ogni giorno centinaia di ragazzi, immigrati, figli di detenuti educandoli ai valori dello sport e della legalità. Gianni aveva da sempre avuto il sogno di aprire una palestra nel quartiere di Scampia per dare la possibilità a chiunque di poter praticare il judo, evitando così che finissero nelle piazze di spaccio della camorra. Tutti i protagonisti della mattinata all’Auditorium hanno affermato di aver imparato ad essere fieri del luogo in cui sono nati, ossia Scampia, che è stato fondamentale per la loro formazione e che ha insegnato loro ad essere forti.
Secondo i Maddaloni, “ormai il clan più importante di Scampia” quello che si vede nei film come Gomorra sembra essere l’unica realtà di quei posti, quando invece Scampia è fatta di tante persone che lavorano onestamente e di giovani che vanno a scuola o all’università per costruire il proprio futuro. Il lavoro dei Maddaloni è molto importante per combattere il degrado di quel quartiere e in questi anni la camorra non è stato un ostacolo al lavoro di Gianni e dei suoi figli: “quando fai del bene non riceverai il male. E per sconfiggere il male devi averlo conosciuto, perché a Scampia gli amici non te li scegli ma te li trovi” così ha risposto ‘O Maè a uno dei tanti studenti delle scuole medie che hanno rivolto domande alla fine di un incontro davvero emozionante e commovente, per le tante storie di rinascita che lo hanno caratterizzato. Perché, come ha detto un detenuto al Maestro Gianni, “solo chi è sceso all’inferno può dare lezione di come si vive in paradiso".
Ufficio Stampa Young in alternanza scuola-lavoro