Lunedì 14 maggio alle ore 20.30, presso la Sala Sette Pievi della Comunità delle Giudicarie, si terrà il forum plenario conclusivo del percorso partecipato condotto dal Parco Naturale Adamello Brenta per rinnovare la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
La CETS è una certificazione di Europarc Federation che il Parco Adamello Brenta ha ottenuto nel 2006, rinnovato nel 2012 e che ora sta confermando per la terza volta. Per ottenerla, ogni cinque anni, le aree protette sono stimolate ad applicare tecniche di partecipazione per condividere con il territorio una strategia di sviluppo turistico e, successivamente, a collaborare per realizzarla. In questi dodici anni, la CETS è stata quindi un efficace strumento che ha permesso al Parco di allacciare legami e di sviluppare occasioni di turismo importanti con altri enti. Sotto il cappello della CETS sono nati, per esempio, i percorsi Dolomiti di Brenta Bike e Dolomiti di Brenta Trek, in collaborazione con le Apt, che sono diventati col tempo prodotti turistici interessanti per il target dei bikers europei, oppure la certificazione “Qualità Parco” per le strutture ricettive che possono vantare una gestione in linea con il rispetto dell’ambiente verso una clientela eco-friendly, e poi ancora il recupero e la valorizzazione dei camminamenti della Grande Guerra, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici della Provincia autonoma di Trento, per renderli luoghi della memoria.
Da fine marzo, il Parco, supportato da Natourism, ha quindi organizzato tre forum territoriali: il 28 marzo a Tuenno per l’ambito della Val di Non, il 9 aprile a Dorsino per l’area dell’Altopiano della Paganella e delle Giudicarie Esteriori e l’11 aprile a Carisolo per la Val di Sole, la Val Rendena, le Giudicarie Centrali e la Val del Chiese. Agli incontri hanno partecipato amministratori comunali, i rappresentanti della Comunità delle Regole di Spinale e Manez, delle ASUC, delle Comunità di Valle, operatori economici, i gestori degli impianti funiviari, i rappresentanti delle APT, delle Pro loco, delle Associazioni albergatori, del mondo associazionistico, Guide alpine, rifugisti, personale del Parco e tanti cittadini.
Dai tavoli di lavoro sono emerse quaranta idee progettuali che sono state incanalate in tre temi guida: il rapporto Turismo-Agricoltura-Artigianato, la Valorizzazione del patrimonio architettonico pubblico e delle Case del Parco, la Valorizzazione/tutela dell’ambiente rurale – naturale.
E’ stato così definito un Piano di Azioni che il Parco si porrà come Strategia turistica 2018-2023. Lunedì sera a Tione saranno presentati al pubblico i progetti e sarà sottoscritto il Piano d’Azione dai diciotto soggetti coinvolti come segnale di impegno per la loro realizzazione e cofinanziamento nei prossimi cinque anni.