Dal 22 novembre 2019 al 23 febbraio 2020 approda a Palazzo delle Albere la mostra “Il Mondo di Leonardo: Codici Interattivi, Macchine e Dipinti”, un innovativo percorso espositivo che conduce alla scoperta della poliedrica figura di Leonardo da Vinci, nella sua essenza indissolubile di scienziato dell’arte e artista della scienza.
Esperienze multimediali, ricostruzioni inedite e postazioni interattive invitano il pubblico a interagire in prima persona con le macchine, le opere artistiche e i codici del Genio toscano: un appuntamento per chiunque sia interessato a scoprire Leonardo da Vinci, come mai visto prima, nel cinquecentesimo anniversario della sua morte.
La mostra è una realizzazione di Leonardo3 - Il Mondo di Leonardo, progetto ideatodal Centro studi Leonardo3 di Milano, attivo dal 2004 nello studio e nella divulgazione scientifica dell’opera di Leonardo da Vinci. Nel 2013 Leonardo3 apre le porte in piazza della Scala, diventando in poco tempo un museo de facto sul multiforme genio leonardesco, visitato ad oggi da oltre un milione di visitatori.
Nell’allestimento di Trento, realizzato grazie al sostegno di Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento e MUSE - Museo delle Scienze, il pubblico potrà sfogliare i due principali codici leonardiani in versione integrale, digitale e interattiva: ilCodice Atlantico e il Codice del Volo. Ma non solo. Oltre a testi, manoscritti e altre fonti di studio, saranno consultabili i suoi disegni, che l’animazione 3D rende immediatamente chiari e godibili.
In mostra, anche due macchine in anteprima mondiale: la Cordatrice e la Filettatrice. Due invenzioni – la prima progettata per intrecciare corde e funi in maniera più celere ed efficace, la seconda per fabbricare le viti – entrambe ancora perfettamente funzionanti.
“Questo tipo di macchine, sebbene meno appariscenti di altre, rivestono un’importanza capitale nella storia della scienza. Dobbiamo immaginare Leonardo in perenne osservazione del mondo che lo circonda; come osservava gli uccelli per lo studio del volo, con la stessa bramosia osservava un cantiere civile, o un artigiano al lavoro; il suo talento si esprimeva nel comprendere dove molte macchine potevano essere migliorate o re-inventate. La produzione di corde e viti comportava processi lunghi e complessi, e abilità particolari, e queste macchine erano pensate per agevolare il lavoro ottenendo, in termini di precisione, efficienza e automazione, risultati incredibili per il tempo in cui Leonardo viveva”, spiega Edoardo Zanon, trentino, co-direttore scientifico di Leonardo3 e tra i curatori della mostra.
Di importanza storica anche il Grande Organo Continuo, una delle più grandi invenzioni in campo musicale mai realizzate da Leonardo. Questo, grazie all’introduzione di un sofisticato quanto innovativo sistema di alimentazione, ovvero dei mantici in grado di spingere l’aria verso le canne, evitando interventi sulla struttura dell’organo.
“L’analisi dei documenti originali, unita alle conoscenze sui progetti di Leonardo acquisite negli anni dal Centro Studi Leonardo3, ha portato alla fedele ricostruzione fisica e funzionante dell’organo, per la prima volta nella storia”, precisa Zanon.
Tra le altre ricostruzioni presenti, anche cinque barche (Sfondascafi, Milleremi, Scorpio, Barca a pale, Barca d’attacco) e la Frombola multipla, una sorta di lanciapietre omni-direzionale: tutti congegni esposti per la prima volta.
Sul fronte artistico, grazie alle elaborazioni interattive e multimediali, i visitatori potranno approfondire La Dama con L’Ermellino, La Gioconda e L’Ultima Cena. Di quest’ultima, la stazione interattiva permette di scoprirne ogni parte grazie alla ricostruzione di come doveva essere ai tempi di Leonardo, e non com’è oggi, ovvero mancante di quasi il 70 percento dei suoi particolari.
“La filosofia del nostro lavoro di ricerca – sottolinea Massimiliano Lisa, che dirige Leonardo3 - è quella di diffonderlo nel mondo ed è per questo che la versione itinerante del nostro museo, ovvero la mostra che porta il medesimo nome, Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo, contiene ricostruzioni inedite non presenti a Milano, come la Cordatrice, la Filettatrice e la Frombola. Il tutto sempre nello spirito di rendere Leonardo non un mito inarrivabile, ma un Genio da comprendere nella sua essenza”.
“Abbiamo condiviso con il Comune di Trento l’idea di celebrare il 500° della morte di Leonardo chiedendo al MUSE di farsi carico dell’organizzazione di un’importante iniziativa. La mostra che si inaugura oggi - afferma l’assessore all'istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento Mirko Bisesti - rappresenta un significativo omaggio all’opera di Leonardo che coniuga rigorosità scientifica con un approccio divulgativo anche attraverso l’utilizzo di tecnologie multimediali. La cornice di Palazzo delle Albere esalta le opere messe in mostra ed è lo spazio ideale per questa iniziativa con la quale si apre una nuova fase di valorizzazione del Palazzo da parte del Muse e del Mart”.
“Entrare nel mondo di Leonardo – aggiunge Corrado Bungaro, assessore a cultura, biblioteche, politiche ambientali e pari opportunità del Comune di Trento - è immergersi nella storia di un uomo che con una genialità straordinaria ha unito l’arte alla scienza, donando all’umanità fondamentali passi avanti nel progresso tecnologico e splendidi capolavori senza tempo. Un’occasione unica per i nostri cittadini e i turisti che visiteranno la nostra città, impreziosita dalla scelta di allestire l’esposizione a palazzo della Albere, una sede legata indissolubilmente al passato e contemporaneamente proiettata verso il futuro di Trento”.
Infine, il commento del direttore del MUSE Michele Lanzinger: “La mostra Leonardo3, che il MUSE ha portato ad esito su indicazione e supporto della Provincia Autonoma di Trento e in collaborazione del Comune di Trento, si presta a svolgere una perfetta funzione di ponte tra le attività tradizionalmente svolta dal Museo e il suo nuovo impegno per il Palazzo delle Albere. Qui il MUSE si declinerà in una nuova dimensione, più attenta a sviluppare relazioni con la dimensione storica della scienza in rapporto con gli ambiti umanistici e, per estensione, a ricomprendere la filosofia e le sensibilità artistiche. Grande attenzione sarà data anche alla ricerca sui futuri, con riflessioni di anticipazione e comunque di indagine sulla sostenibilità dello sviluppo e le sue implicazioni etiche e sociali. In questo contesto la mostra Leonardo3 rappresenta sicuramente un primo esercizio in questa direzione, dove le produzioni leonardiane sono da osservarsi innanzitutto come rappresentazioni di genio e creatività, di rapporto con le arti, la scienza e la tecnologia. Ma queste rappresentazioni, collocate nel suo tempo, sono qui raccolte anche per richiamare alla necessità, generazione dopo generazione, di mantenere quello spirito apprendente, creativo e operoso, che è di fatto un valore fondamentale anche per la nostra contemporaneità”.
Orario
dal martedì al venerdì: ore 10 – 18
sabato, domenica e festivi: ore 10 – 19
chiusa i lunedì e il 25 dicembre
Ingresso gratuito