Da una parte la volontà del Mart di togliere ogni barriera all’accesso al museo, dall’altra il desiderio della Cooperativa Il Ponte, come afferma il direttore Filippo Simeoni, «di facilitare alle persone con autismo l’accesso alla bellezza dell’arte moderna e contemporanea».
All’interno di un progetto condiviso – con la supervisione scientifica di ODFLab e partecipato dagli stessi utenti con autismo – la risposta a queste esigenze si è tradotta in una guida scritta con gli strumenti della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) che sarà disponibile sia nella versione cartacea che in quella digitale.
Per tutti: «Per le scolaresche che al loro interno hanno persone con bisogni comunicativi complessi, per i genitori che vogliono coinvolgere i figli piccoli o i figli con deficit cognitivi nell’avventura del museo. Uno strumento che abbatterà un’altra barriera, quella comunicativa».
Soddisfatto l’Assessore alla cultura Mirko Bisesti: «Lo sosteniamo e ribadiamo con forza: non c’è cultura se non c’è inclusione. Nella Giornata internazionale di consapevolezza sull’autismo, il Mart ribadisce il proprio impegno e quello della Provincia sul fronte dell’inclusione di adulti e bambini con bisogni speciali.
Il Mart è sempre più il museo di tutti, lo è nei programmi del Presidente Sgarbi, con le mostre che richiamano il grande pubblico, e lo è nei progetti dell’Area educazione del museo che coinvolgono scuole, famiglie, anziani, persone con disabilità».
Responsabile dei Progetti speciali del Museo è Ornella Dossi che spiega: «Quello della guida in CAA alle Collezioni è un progetto pluriennale realizzato grazie al coinvolgimento attivo degli utenti della cooperativa il Ponte».
Ragazzi e ragazze con autismo che durante le attività laboratoriali hanno «testato» e sperimentato le strategie della Comunicazione Aumentativa Alternativa: «Il concetto di metafisica di de Chirico, quello del Realismo Magico di Casorati non sono facilmente accessibili nemmeno a un adulto. Abbiamo lavorato sulle emozioni, sui colori, sulla posizione degli oggetti nella realtà». Alcune persone con autismo sono state coinvolte per “tradurre” le informazioni ricevute in una spiegazione e diventare ambasciatori del Mart: «Hanno condotto personalmente alcune visite guidate al museo destinate alle classi delle scuole superiori, mettendo così in evidenza i punti di forza e di debolezza di questa nuova comunicazione, permettendoci di perfezionare ulteriormente questo strumento». L’esperienza ha avuto ottime ricadute sul consolidamento della rete territoriale cultura – istruzione – terzo settore e ha permesso l’incontro tra persone con autismo e studenti, in un’ottica di inclusione che passa necessariamente dalla relazione spontanea e dalla normalizzazione del confronto.
Con la Guida in CAA una selezione di capolavori delle collezioni del Mart diventano accessibili anche alle persone con deficit cognitivo e comunicativo: «La traduzione per immagini e frasi semplici – spiega Alice Zenatti, educatrice della cooperativa Il Ponte di Rovereto – permette di comprendere più facilmente il messaggio. La “Rotazione di ballerina con pappagalli” di Fortunato Depero è affrontata partendo dai dettagli, quelli su cui per primi i ragazzi e le ragazze della cooperativa hanno posto attenzione: il colore, le forme, la dinamica del movimento».
La guida si sofferma su artisti come de Chirico, Casorati, Merz: «Ma anche la stessa struttura del Mart, l’architettura di Mario Botta, i materiali usati, le forme. I ragazzi – continua Zenatti – si sono immersi nella dimensione del museo come spazio fisico, osservandolo da tutte le angolazioni, anche sdraiati a terra nella piazza centrale per guardare da una diversa prospettiva la cupola trasparente».
«Ho seguito tutta la parte grafica e l’impaginazione – spiega Lorenzo Minacapelli, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto – e sono soddisfatto di aver contribuito alla realizzazione uno strumento utile per le persone con disturbo dello spettro autistico e in generale del neurosviluppo. Abbiamo lavorato in squadra, e il risultato è qualcosa di importante che sono sicuro sarà di spunto per tanti altri musei».
Il Mart è uno dei primi musei italiani a dotarsi di una guida in CAA, che sarà disponibile sia in versione digitale che cartacea. All’interno – selezionate dagli educatori, dai curatori e dagli stessi utenti – la vita e le opere di Fortunato Depero (Rotazione di Ballerina e pappagalli, 1917; Movimento d’uccello, 1916), la vita e le opere di Giorgio de Chirico (La matinée angoissante, 1912; Piazza d’Italia-Pomeriggio di Arianna, 1972; Due figure mitologiche, Nus antiques-Composizione mitologica, 1927), la vita e le opere di Felice Casorati (Beethoven; Le ereditiere - Le sorelle, 1910), la vita e l’opera di Mario Merz Chiaro oscuro/oscuro chiaro, 1983, la vita e l’opera di Michelangelo Pistoletto Orchestra di stracci - Quartetto, 1968.
Mart. I Progetti Speciali
Il Mart si occupa di disabilità a 360 gradi, coinvolgendo ogni anno oltre 3mila persone con bisogni speciali. L’utenza comprende persone con disabilità fisiche, motorie, sensoriali o cognitive, dall’Alzheimer all’autismo. Il museo offre percorsi tattili, visite in Lis (Lingua dei segni) e laboratori pensati per stimolare la manualità, la creatività e per produrre e condividere conoscenza.
In biglietteria è disponibile la videoguida in LIS, che favorisce la visita in autonomia delle persone sorde.
Nel 2015, l’A.G.S.A.T. - Associazione genitori soggetti autistici del Trentino ha consegnato al Mart il riconoscimento Autismo Accolgo.