Il Marchio del patrimonio europeo, previsto dall’omonima azione comunitaria approvata da Parlamento europeo e Consiglio europeo, è volto a valorizzare il patrimonio culturale comunitario, a favorire la conoscenza reciproca fra i cittadini, contribuendo a intensificare il senso di appartenenza all'Unione Europea e a rafforzare il dialogo interculturale.
Attualmente in Europa sono 38 i siti che possono fregiarsi del Marchio del patrimonio europeo; in Italia il Forte di Cadine va ad aggiungersi ad un altro luogo in Trentino, il Museo Casa De Gasperi a Pieve Tesino.
Su impulso anche dell'importante riconoscimento ricevuto, il Forte nei prossimi anni svilupperà ulteriormente la propria vocazione di luogo di confronto internazionale, ampliando le attività didattiche, culturali e artistiche che già si svolgono. Il premio consentirà, inoltre, di dare continuità alle opere di manutenzione della struttura, garantendo una gestione del sito rispettosa dell'ambiente e contribuendo alla preservazione delle aree boscate limitrofe e ricadenti in area di tutela ambientale e paesaggistica.
Con l'occasione comunichiamo che, dopo la chiusura invernale, il Forte riaprirà al pubblico: dal 31 marzo al 22 aprile sarà possibile visitarlo gratuitamente il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00. Aperto anche lunedì 2 aprile, giorno di Pasquetta. Dal 25 aprile a settembre sarà aperto tutti i giorni, sempre dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì.
Un po' di storia del Forte di Cadine
Il Forte fu costruito tra il 1860 e il 1862 - su progetto di Gustav Hermann, maggiore del Genio militare di Trento - come parte del primo gruppo di fortificazioni permanenti austriache a difesa delle vie di collegamento a Trento. Nel 1915 venne disarmato e le artiglierie furono posizionate nelle vicinanze. Dal 1918 al 1949 servì da controllo stradale e da polveriera dell'Esercito italiano, fu anche occupato dai tedeschi nella seconda guerra mondiale.
Il Forte di Cadine/Strassensperre Buco di Vela è stato sottoposto ad un restauro conservativo, avviato nel 2006, ed è stato riaperto nella nuova veste nell'agosto 2011. Di proprietà della Provincia autonoma di Trento dai primi anni '90, è gestito dalla Fondazione Museo storico del Trentino.