Le Aree protette del Trentino, un sistema articolato di oltre 400 porzioni di territorio tutelato, diverse per caratteristiche e dimensioni, organizzate come una rete che copre oltre il 30% del Trentino, interessando 80 comuni. “Un sistema in continuo divenire - come ha sottolineato Claudio Ferrari, dirigente del Servizio sviluppo sostenibile ed aree protette della Provincia autonoma di Trento - che conta oggi 3 Parchi “storici” (il Parco Nazionale dello Stelvio-Settore Trentino, il Parco Naturale Adamello Brenta, il Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino), 10 Reti di Riserve, 1 Riserva della Biosfera Unesco, una moltitudine di piccole aree protette tra siti Natura 2000, riserve provinciali e locali”.
Venerdì 14 settembre sarà il giorno del convegno "Reti e strumenti di gestione per le aree protette". L'evento - come annunciato da Ferrari - è incentrato sui temi della governance delle aree protette e della connettività ecologica nella regione alpina: “Saranno presentate alcune esperienze su modelli e strumenti di gestione da parte della Provincia di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO ed esperienze nazionali e internazionali in tema di reti di aree protette, tra cui la Rete SAPA e il progetto LinkPAs”.
Nella giornata sabato 15, dalle 9 a notte inoltrata il Festival si trasferisce a Trento e precisamente al Muse. I Parchi e le Reti di Riserve del Trentino saranno sempre i protagonisti, grazie al ricco e poliedrico programma di eventi, laboratori, interviste e spettacoli serali con la partecipazione, tra gli altri, dello scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz. Il museo delle scienze si conferma motore inesauribile di idee e iniziative ad alto valore scientifico, in grado di intercettare tutti i diversi target di pubblico. Al programma del Muse abbiamo dedicato un ampio comunicato stampa nella giornata di ieri: https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Festival-aree-protette-al-Muse-la-biodiversita-e-per-tutti-i-gusti.
Domenica il festival si sposterà nelle Aree protette con numerose escursioni e attività, tra le quali quelle del Parco Naturale Adamello Brenta, le Reti di Riserve del Bondone, dell’Alta Val di Cembra-Avisio, Sarca, Alpe Ledrensi e due Guinness dei primati: l’abbraccio degli alberi simultaneo più grande delle Alpi, nel Parco Nazionale dello Stelvio Trentino (ritrovo alle 10 in Val di Rabbi, in località Coler); la fila indiana più lunga al mondo di persone scalze in montagna, nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino (ritrovo alle 10 a Villa Welsperg, località Castelpietra, Primiero). “L’esperienza di camminare a piedi nudi - ha spiegato Vittorio Ducoli, del Parco Paneveggio Pale di San Martino - ci riporta alle nostre origini. Da tempo proponiamo queste attività perché riteniamo che l’uomo debba, nelle diverse forme, riappropriarsi in maniera diversa, della natura. Da qui è nata in un secondo momento l’idea di concorrere a fissare il record della fila indiana di persone scalze. Stiamo raccogliendo molte adesioni e questo significa che anche il pubblico apprezza il nostro sforzo di vivere e far vivere la natura in diversi modi”.
Infine, il programma comprende nella giornata di domenica anche la scoperta di un tratta, quello finale, del “sentiero di San Vidi”, idea originale della Sat e oggi recuperata grazie ad un nuovo percorso. “Il sentiero - ha spiegato Gianfranco Pederzolli, presidente della Rete delle riserve del Parco fluviale Sarca - mette in rete una serie di realtà attorno ad un percorso di 100 chilometri con contributi originali e tematici. Il nostro obiettivo è di valorizzare l’ambiente e i beni culturali che presenti sul territorio che da Madonna di Campiglio porta a Trento”.
Programma dettagliato del festival su www.areeprotette.provincia.tn.it.