Alla cerimonia c'erano le autorità della Provincia e di Trentino Marketing, gli atleti, la presidente del CONI Trento e, seduto al fianco di Ruggero, il Tenente Colonnello Enzo Di Capua, Comandante del IV Nucleo Atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle che non ha nascosto l’emozione nel vedere la medaglia d’oro al collo del “suo” atleta.
Il protagonista, Ruggero Tita, intervistato dal giornalista Giampaolo Pedrotti ha spiegato: "Sono tornato da Rio 2016 con un’esperienza in più nel cuore e degli errori. Ho avuto però la possibilità di rendermi conto di quanto fosse facile per me dare il massimo in gara. La parte difficile è la quotidianità: dare il massimo in ogni istante, in ogni allenamento. Ci sono momenti difficili nel percorso di ogni atleta, oltre ai numeri e ai primati. Ho la fortuna di avere al fianco una famiglia che mi ha sempre supportato. Tanto di questo successo è loro, ma anche tante altre persone hanno al collo un pezzo di questa medaglia".
Una giornata da ricordare quella vissuta al CONI Trento che si rifletta nei versi di una delle canzoni preferite da Tita: "Working On A Dream" di Bruce Spingsteen. “Anche se a volte sembra così lontano, sto lavorando a un sogno, e so che un giorno sarà mio». Quel giorno è arrivato ed è parte della storia.
Fonte: ufficio stampa CONI Trento