Rendere il Trentino una best practice nei nuovi modelli di welfare, di lavoro e di impresa costruiti attorno alla persona. Innovare il sistema educativo in Trentino attraverso un approccio di filiera che allinei la formazione ai nuovi trend del mercato e ai bisogni delle imprese. Posizionare il Trentino e la sua immagine come territorio “life-friendly e work-friendly” per attirare talenti e competenze. Affermare un nuovo modello per il turismo in Trentino a partire dallo sviluppo delle attività sportive e delle filiere industriali e di servizio associate, integrando la collaborazione in ambito sportivo. Avviare un’azione concertata tra pubblico e privato di semplificazione amministrativa nell’ambito dell’Autonomia speciale del Trentino.
Sono queste le cinque direttrici d’azione sulle quali Confindustria Trento propone al territorio di lavorare per promuovere uno sviluppo attento alla Centralità dell’individuo e della qualità della vita. Dodici le proposte di intervento elaborate in seno a queste direttrici e presentate ieri sera in Assemblea dall’Associazione degli Industriali, che ha dedicato l’Assise ai risultati del primo lavoro condotto nell’ambito del progetto “Duemilatrentino - Futuro Presente”, grazie al contributo degli imprenditori, al dialogo con gli stakeholder, alla collaborazione di The European House - Ambrosetti e al supporto di Sparkasse, main partner dell’iniziativa.
Ad aprire i lavori, Lorenzo Tavazzi, Partner e responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House Ambrosetti, che ha presentato gli aspetti più rilevanti del Position Paper "Centralità dell'individuo e qualità della vita”.
In particolare, nel delineare la propria visione al 2030 il Trentino deve tener conto dei megatrend che si stanno consolidando nella fase post Covid-19, degli indirizzi programmatici delineati dall’Europa per il periodo 2030-2050 e, non da ultimo, delle Missioni al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo italiano.
E’ dunque intervenuto Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento, in dialogo con Rosalba Reggio, giornalista del Sole 24 Ore, che ha spiegato come, alla luce di quanto illustrato da Tavazzi, il riposizionamento strategico-competitivo del Trentino potrà declinarsi su tre pilastri che sono al centro delle proposte operative dell’iniziativa “Duemilatrentino”: la centralità dell’individuo e della qualità della vita, la transizione sostenibile, la “Società Trentino 5.0”. La visione strategica al 2030 è di riaffermare il Trentino, con un forte rilancio dell’Autonomia e posizionamento sui servizi e le produzioni a valore aggiunto, come territorio dinamico e sostenibile, avanguardia d’Italia per le politiche e le migliori pratiche per la qualità della vita, del fare imprese e del lavoro. Una visione che può permettere al territorio di riqualificare la propria identità e rinsaldare le radici stesse della propria Autonomia, puntando sulla discontinuità e su una rinnovata collaborazione tra le forze economico-sociali e le istituzioni della comunità.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha dialogato con il presidente Manzana a partire dal tema della burocrazia, centrale nel rapporto fra categorie economiche ed amministrazione provinciale, che l’esecutivo ha affrontato con la piattaforma Riparti Trentino. Un progetto, questo, nato in epoca covid, che ha facilitato l’accesso ai contributi ed accorciato i tempi per l’erogazione dei contributi. Per proseguire con l’Autonomia, che va rilanciata in ambito macroregionale, e con il turismo, i cui numeri, anche in questa situazione pandemica, superano quelli del 2019 che fu l’anno dei record. E' necessario puntare ad attrarre maggiormente il turismo di qualità, in un sistema che ha la capacità di investire. E lo si è visto con il bando turismo che a fronte di 30 milioni di investimenti pubblici ne ha saputo mettere in moto 140. Un ragionamento poi va fatto sulle infrastrutture, con arterie da fare e necessarie per la crescita sia privati che pubblici, e in partnership pubblico – private. Infine sul Pnrr e sul Recovery Plan europeo il Trentino sta puntando a digitalizzazione e sostenibilità, oltre ad altri progetti in corso fra cui i circa 900 milioni per la circonvallazione di Trento.
Fonte: ufficio stampa Confindustria Trento