
“Con questo evento abbiamo voluto lavorare con la Federazione nazionale per dare vita a un Codice più che mai vivo e operativo. Esso è uno strumento di guida indispensabile che deve essere riconosciuto, ancora di più, nell'esercizio quotidiano della professione. Vorremmo che il testo rispecchiasse la nostra affermazione come professionisti, il nostro saper assistere e sapersi prendere cura delle persone con umanità, competenza e grande vicinanza”, spiega la presidente del Collegio di Trento, Luisa Zappini.
Al convegno di questa mattina, al quale erano presenti circa 200 infermieri, ha preso parte il vescovo mons. Lauro Tisi che nel suo intervento si è concentrato sul bisogno spirituale della persona. “Quando visito luoghi di cura – ha detto Mons. Tisi - amo ricordare che gli operatori sanitari hanno la possibilità di frequentare, più di altri, la grammatica dell’umano. La vulnerabilità dei malati chiede, infatti, silenzio, disponibilità ad ascoltare e ospitare. Niente è più umanizzante del poter contare non solo sull’efficacia della scienza medica, ma anche sulla percezione bella e appagante di un esserci concreto e reale: a voi, infermieri, è data un’opportunità davvero unica”.
L'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Luca Zeni, si è invece focalizzato sulle prospettive del welfare provinciale. “Dobbiamo dare forza al territorio per porre così il paziente e la sua fragilità al centro del sistema. In quest'ottica è fondamentale dare spazio alle potenzialità dei professionisti sanitari, proponendo modelli organizzativi innovativi. In sintesi – ha aggiunto Zeni - puntiamo verso una sanità di iniziativa che deve partire dalla riorganizzazione dell'assistenza primaria territoriale e da quella del welfare. In questo nuovo sistema l'infermiere, assieme agli altri operatori che lavorano sul territorio, acquisterà sicuramente valore e centralità”.
Dopo gli interventi di Angela Basile, infermiere dirigente e docente di bioetica, del legale Stefano Frizzi e della giurista Elisabetta Pulice, i partecipanti del convegno, in quattro sessioni parallele, hanno esaminato e approfondito i temi dell’autonomia del Codice, dei diritti della persona, delle relazioni tra infermieri e con gli altri professionisti, del ruolo del Collegio e del il rapporto con le istituzioni.
Al termine del convegno, nel pomeriggio si è svolta l'assemblea annuale ordinaria degli iscritti. Ad oggi il Collegio di Trento conta 4.359 unità, delle quali 4.203 infermieri, 101 assistenti sanitari e 55 vigilatrici d'infanzia. La giornata di oggi, internazionalmente dedicata alla figura di Florence Nightingale, è stata anche l’occasione per consegnare un riconoscimento agli infermieri che, nel corso della loro carriera, hanno saputo tracciare un percorso e lasciare un segno indelebile per il futuro della professione. I ringraziamenti del Collegio IPASVI sono andati quindi a Luisa Saiani e Anna Brugnolli, rispettivamente professoressa ordinaria e associata di Scienze infermieristiche all'Università di Verona, ad Annalisa Mattuzzi, esperta nell’assistenza alle persone portatrici di diabete e ad Enrico Mottes, esperto nell’assistenza alle persone portatrici di stomie.
Fonte: ufficio stampa IPASVI